(Falso Made in Italy. I negozi americani ne sono pieni)
Accordi con la grande distribuzione organizzata americana con l'obiettivo di portare nuovi brand italiani sugli scaffali di oltre mille punti vendita. Presidio delle fiere e degli eventi più significativi di settore, a partire da Fmi Connect di Chicago e la Winter Fancy Food di San Francisco. Rafforzamento e messa a sistema delle principali fiere italiane di settore come Cibus, Tutto Food e Vinitaly. Moltiplicazione delle opportunità di matching delle imprese.
Lancio di una campagna di comunicazione multicanale con l'obiettivo di aiutare il consumatore americano a riconoscere il vero cibo italiano. Questi i molteplici obiettivi del più importante Piano di promozione nel settore agroalimentare avviato negli Stati Uniti dal Governo italiano, con uno stanziamento complessivo di circa 50 milioni di euro.
“L'industria agroalimentare – sottolinea il vice ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda – rappresenta la seconda manifattura del Paese (dopo quella metalmeccanica) il cui fatturato deriva per il 30% dall'export. Per questo il Governo ha stanziato una somma mai investita prima, 50 milioni di euro, per adottare una strategia integrata d'attacco e sfruttare al massimo tutte le opportunità che derivano da un mercato, come quello americano, che ha ancora molti margini di crescita”.
Per massimizzare l'impatto degli investimenti previsti su un mercato così ampio, precisa il ministero dello Sviluppo Economico in una nota, si è scelto di puntare, nella fase iniziale della campagna, su quattro stati: New York, California, Texas e Illinois. E da questa settimana prende il via la campagna di comunicazione che fa perno su uno spot firmato da Silvio Muccino, che racconta la qualità e il saper fare italiani. In coincidenza con le festività natalizie, oltre che sulle Tv e sul web, lo spot sarà visibile su uno dei più grandi schermi digitali di Times Square, il cuore di Manhattan, a New York.
C.d.G.