Mazara del Vallo, Sciacca, Selinunte/Castelvetrano ed Aspra/Porticello. Sono questi i luoghi in cui si sono svolti i 4 meeting di presentazione del progetto “Azzurro di Sicilia” promosso dall’istituto per l’ambiente marino costiero del consiglio nazionale delle ricerche di capo Granitola con i fondi Fep: Sviluppo di nuovi mercati e campagne rivolte ai consumatori, Misura 3.4 – Fep Sicilia 2007-2013.
Incontri che proseguiranno oggi e domani, 10 dicembre, a Milano presso le sedi di Expo4Business ed Eataly.
Si è trattato di un ciclo di seminari dedicato a pescatori/produttori, ristoratori e commercianti, organizzato con la precisa volontà di portarli a conoscenza dei risultati della ricerca realizzata dallo Iamc-Cnr in questi mesi in termini di sostenibilità economica ed ambientale della pesca nonché della presentazione di un marchio nato con l’obiettivo di tutelare sia il consumatore che il produttore. Un marchio che garantisce sostenibilità, tracciabilità, certificazione identificando in maniera più restrittiva rispetto alla normativa cogente l’area e la tipologia di pesca.
Ad ogni incontro erano presenti il veterinario Giuseppe Barbera, due tecnologi dello Iamc-Cnr Anna Traina, responsabile scientifico del progetto e Vincenzo Maccarrone, esperto sugli aspetti merceologici dei prodotti ittici, e Antonino Iozza manager di Leonardo Business Consulting, società che sta affiancando lo Iamc-Cnr nella parte di consulenza del progetto. Tra le azioni curate da Leonardo ci sono le interviste realizzate ad operatori della pesca e la visione in loco delle tecniche, la scelta della forma e dei contenuti da dare al marchio con la realizzazione del lay out grafico e contenutistico, l’analisi desk finalizzata alla profilazione dei target qualitativi attesi dai consumatori e quella field per individuare caratteristiche ed uso del marchio/certificazione/etichettatura nonché la promozione del marchio e dei prodotti in cui rientra anche l’organizzazione dei seminari.
“Siamo soddisfatti del primo approccio che abbiamo avuto con gli esperti del settore – commenta Iozza –. Sono stati momenti di confronto ma soprattutto di ascolto delle esigenze degli operatori, scambi che sicuramente gioveranno al progetto. Ci auguriamo che in queste tappe milanesi si possano anche concretizzare rapporti economici volti alla tutela di chi produce e di chi consuma. Il progetto ha rivolto molta attenzione infatti al sistema produttivo ed agli operatori del settore pesca ed abbiamo lavorato in quest’ottica”.
“Da anni lo Iamc-Cnr di Capo Granitola studia il mare e le risorse alieutiche che lo popolano, osserviamo l’impoverimento dei nostri mari. – spiega Traina – Una perdita che si trasferisce inevitabilmente all’intera catena del valore della filiera. Per cambiare questa tendenza è necessario cambiare paradigma facendo conoscere territori e processi di produzione mettendo in luce gli aspetti di sostenibilità economico-ambientale del prodotto locale. Questo è lo scopo del marchio che proponiamo”.
Se infatti da un lato il progetto si propone di aumentare la sostenibilità ambientale della pesca promuovendo un consumo consapevole e sostenibile delle specie di pesci quali acciuga o alice; Sardina; Cicerello. Dall’altra parte, specificatamente economica, mira alla promozione di tecniche di pesca dall’inferiore impatto ambientale, la certificazione e la marcatura dei prodotti pescati, la pubblicità presso i consumatori dei prodotti catturati tramite la pesca sostenibile, l’aumento del livello di specializzazione produttiva (inscatolamento e conservazione) e la redditività del settore.
Prossima tappa, conclusiva, dunque la due giorni a Milano che la Leonardo Business Consulting sta organizzando in collaborazione con la Miller & Partners. Anche qui, come per le tappe siciliane, verranno coinvolti addetti ai lavori, giornalisti enogastronomici, imprenditori del settore ittico, chef ed operatori sanitari del settore alimentare.
C.d.G.