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Scenari

Xylella, diffusione più veloce. Silletti: “Eradicazione è unica soluzione possibile”

04 Dicembre 2015
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La diffusione della Xylella “avanza in maniera sempre più rapida: la situazione è preoccupante con 26 focolai nell'agro di Torchiarolo e uno nella zona di Brindisi”.

Il commissario straordinario per l'emergenza Xylella, Giuseppe Silletti, ha ribadito durante l'audizione dinanzi alla IV commissione della Regione Puglia la necessità di attenersi a quanto stabilito dall'Ue per arginare la diffusione della malattia. Ne dà notizia in una nota la Regione Puglia.
“Siamo nella terza fase del Piano – ha spiegato – che prevede l'attuazione delle disposizioni normative emanate dall'Unione Europea e recepite dal Ministero: il che significa azioni di contenimento della malattia e abbattimenti delle piante infette nella provincia di Lecce e nella provincia di Brindisi. Oltre alla continua attività di monitoraggio ad opera degli agenti del Corpo forestale dello Stato e dei nuovi tecnici assunti dall'Arif”.

Silletti ha invitato a non dimenticare il rischio, non secondario, delle procedure di infrazione che l'Unione europea potrebbe attivare in caso di non osservanza delle disposizioni. E cioè il blocco totale di tutte le attività vivaistiche presenti sul territorio regionale, che rappresenterebbe un ulteriore danno per il tessuto produttivo pugliese. Il commissario ha tenuto a sottolineare che le misure previste, tra cui il discusso abbattimento delle piante comprese nel raggio di 100 metri da quelle infette, sono comunque “frutto della mediazione tra Unione europea e Stato italiano”, ricordando che il Piano prevede una zona di contenimento riguardante gli ultimi 20 chilometri della provincia di Lecce, con l'individuazione e l'abbattimento delle piante malate; eradicazioni nei 10 chilometri della zona cuscinetto e monitoraggi nei 30 chilometri della fascia di condizionamento.
“In più – ha concluso – il Ministero ha previsto indennità per coprire il mancato reddito e le spese di estirpazione, che per alcuni uliveti, arriva fino a 261 euro a pianta”.

C.d.G.