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Scenari

Olio, raccolta buona dopo l’annus horribilis: calo solo in Sardegna

27 Novembre 2015
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La campagna olearia 2015/16, in tutte le regioni produttrici del prodotto-simbolo della Dieta Mediterranea, segna con +46% la riscossa oliveto Italia rispetto alla pessima annata, lo scorso anno, anche se a fronte di una elevata produzione di olive le rese, almeno nelle prime fasi di questa campagna, in olio inferiori sono di 2-3 punti percentuale rispetto ai valori medi.

Secondo il monitoraggio realizzato, sull'intero territorio nazionale, da Unaprol e dal Consorzio Nazionale degli Olivicoltori (Cno), nella prima settimana di ottobre, ''la qualità è buona''.

E il monitoraggio della mosca olearia ha evidenziato percentuali di infestazioni largamente al di sotto delle soglie di intervento facendo presagire ''nella gran parte degli areali oggetto di rilevazione un ottimo livello qualitativo”. 

Tanto in termini quantitativi quanto qualitativi, si registra il segno positivo in tutte le regioni olivicole con la sola eccezione ella Sardegna (-20%), particolarmente delle province di Cagliari ed Oristano dove rispettivamente la scarsa allegagione prima e le fortissime grandinate e l'alternanza di produzione poi, hanno causato una notevole diminuzione della produzione. 

Dalla ponderazione delle stime delle diverse regioni, concludono Cno e Unaprol, la crescita attesa media è del 46% rispetto alla campagna 2014-2015, per un valore assoluto che si attesterebbe a circa 299 mila tonnellate, con picchi fino al 60% in Lombardia, Liguria, Toscana, Marche, Abruzzo, Molise, Campania e Sicilia. Ripresa meno brillante per la raccolta in Emilia Romagna dove l'incremento stimato è del 15%.

C.d.G.