Cancellare le recensioni negative dalla propria pagina di TripAdvisor? Si può. Stando almeno a quello che denuncia il network “Italia a tavola” che da sempre si batte per le scorrettezze del portale più famoso di ricerca di alberghi e di ristoranti.
Secondo il network, infatti una società che si dichiara affiliata a TripAdvisor, Mediafashion, propone ai ristoratori dei pacchetti per cancellare le recensioni negative dal profilo dei loro locali. Ma TripAdvisor non prende le distante dall'iniziativa. Se non è vero perché non sporge denuncia? Esiste un accordo tra TripAdvisor e la società in questione?
“Se finora abbiamo denunciato la scorrettezza del portale americano riportando le testimonianze dei titolari di locali diffamati dalle false recensioni – dicono da Italia a Tavola -, questa volta parliamo anche di un consistente danno economico che il portale americano di fatto crea col suo silenzio. Italia a Tavola ha ricevuto la registrazione di una telefonata intercorsa tra Ulrich Videsott, titolare dell'hotel Garni Erna di San Vigilio di Marebbe in provincia di Bolzano e una collaboratrice della società “Web reputation by Mediafashion”, che si presenta come l'unica autorizzata da TripAdvisor a cancellare le recensioni negative dal profilo dei ristoranti”.
Nella telefonata, che si può facilmente ascoltare nella pagina internet di Italia a Tavola, o sulla pagina facebook “Gufo’ No grazie” gestita da Roberto Peschiera (lo abbiamo intervistato qui), si può sentire di come il proprietario chieda se è possibile cancellare recensioni negative. L’operatrice, dopo aver presentato l’azienda “Web reputation by Mediafashion” dice che sono gli unici ad avere le autorizzazioni da TripAdvisor per cancellare le recensioni. “Per fare questo noi paghiamo TripAdvisor”, dice l’operatrice.
“Quindi per togliere le recensioni come devo fare?”, chiede Videsotto.
“Devo farle per forza il pacchetto da 10 recensioni – aggiunge l’operatrice – che ha un costo di 1.600 euro. Li paga una volta sola e per un anno noi togliamo 10 recensioni, partendo dalla più recente fino alla più vecchia; questa è l’indicazione che ci arriva da TripAdvisor, siamo obbligati a fare così. Incluse nel pacchetto ci sono 3 cancellazioni omaggio, quindi sono 13 in totale. Le invieremo un contratto che lei dovrà inviarci controfirmato. Sul contratto ci saranno le coordinate su cui versare i soldi, l’Iban è quello di Web reputation. Abbiamo un ufficio legale che farà partire la procedura di cancellazione delle recensioni su TripAdvisor. Nel caso in cui volesse aggiungere anche delle recensioni positive, con questo pacchetto posso aggiungerne solo 3. È l'ufficio legale di Web reputation che si mette in contatto con TripAdvisor e si occupa di inserire le recensioni”.
Italia a Tavola aveva chiesto a TripAdvisor di prendere una posizione. E la posizione è arrivata con una mail inviata ad un proprietario di un ristorante che preferisce rimanere anonimo che è stata pubblicata dalla pagina facebook “Gufo? No grazie”.
Ecco alcune parti della mail: “Siamo consapevoli che alcune persone contattano i proprietari delle strutture nel tentativo di richiedere denaro. Tali soggetti promettono di poter manipolare le classifiche di TripAdvisor e di altre piattaforme di recensioni online tramite l’invio di recensioni positive e la rimozione di quelle negative. Qualcuno si spinge persino oltre, dichiarando di intrattenere una partnership diretta con TripAdvisor. Questi gruppi sono conosciuti come “società di ottimizzazione” e le pratiche da esse utilizzate entrano in netta contrapposizione con lo spirito e con i termini di utilizzo del nostro portale, sono immorali e spesso illegali (…) Per evitare qualsiasi fraintendimento le confermo che nessuna società di ottimizzazione e, è mai sarà, affiliata di TripAdvisor e che la pratica della pubblicazione di contenuti non autentici e non provenienti dai viaggiatori si oppone nettamente ai principi su cui si fonda la nostra azienda. (…) TripAdvisor intraprenderà le più rigide azioni possibili contro tali società e contro qualsiasi struttura che tenti di alterare i contenuti disponibili sul nostro sito”.
C.d.G.