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L'iniziativa

La Sicilia che non ti aspetti: nel Parco dei Nebrodi con Le Soste di Ulisse

10 Novembre 2015
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Il nostro itinerario, questa volta, è del tutto diverso rispetto a quello che avete letto le scorse volte. Oggi vi portiamo all’interno di una Sicilia incantata e incantevole, una Natura rigogliosa e quasi magica ed un parco naturale che è il più grande di tutta l’Isola.

Come al solito lo faremo con Le Soste di Ulisse ed il suo circuito di charme e di lusso. Ma stavolta, i vari alberghi, ristoranti e winerie ci serviranno solo come punto di appoggio nel nostro tour e non come passaggio obbligato, visto che, all’interno del Parco dei Nebrodi, com’era facilmente immaginabile, non esistono strutture del Le Soste.
Il Parco dei Nebrodi nasce nel 1993 ed oggi conta 86 mila ettari di superficie. Il Parco è delimitato ad est ed ovest rispettivamente dai Monti Peloritani e dalle Madonie, che insieme ai Nebrodi costituiscono l’Appennino Siculo.
Il limite settentrionale è dato invece dal mar Tirreno, mentre a sud il Parco confina con l’Etna, e precisamente con i fiumi Alcantara e Simeto.
I comuni interessati dal Parco sono 24: 19 pertinenti alla provincia di Messina (Acquedolci, Alcara Li Fusi, Capizzi, Caronia, Cesarò, Floresta, Galati Mamertino, Longi, Militello Rosmarino, Mistretta, Raccuja, Sant’Agata di Militello, Santa Domenica Vittoria, San Fratello, San. Marco d’Alunzio, Santo Stefano di Camastra, San Teodoro, Tortorici, Ucria); 3 appartengono alla provincia di Catania (Bronte, Maniace e Randazzo); altri due rientrano infine nei confini della provincia di Enna (Cerami e Troina).

Come gli altri Parchi siciliani, anche l’area nebrodense è sottoposta a quattro diversi tipi di tutela, che vanno dalla protezione integrale della natura (come ad esempio accade per la vegetazione alle quote più elevate), ad una minore coercizione, interessante soprattutto le aree pre-parco.
È sempre facile riscoprire e godere il verde in questi luoghi, poiché i boschi di sempreverde sanno esercitare il loro fascino tutto l’anno: dai faggi agli altri alberi di quota, il visitatore può imbattersi anche in specie endemiche, come una leguminosa presente solo in questi sottoboschi e la famosa e bella Ginestra dei Nebrodi.
Ovviamente, anche il panorama faunistico del Parco è assolutamente di prim’ordine: bisogna anzi dire con assoluta certezza che il Parco dei Nebrodi è l’area faunistica più ricca della Sicilia. Un tempo qui vigeva il regno dei cerbiatti, poi ridottisi di numero insieme a daini, caprioli e orsi, ma nonostante il progressivo impoverimento ambientale, largo ancora oggi è il numero di specie mammifere, volatili e rettili osservabili direttamente (dalle donnole, agli istrici, alla martora e via dicendo).

La comunità nebrodense, popolata da agricoltori e pastori di vera saggezza, ha saputo preservare tradizioni antiche, le quali si riflettono nell’artigianato e nella gastronomia. Lenzuola finemente intessute, panieri di giunco, attrezzi agricoli, ferro battuto e pietra lavorate sono solo alcuni dei gioielli che queste mani operose riescono a creare. Il turista, inoltre, può ristorarsi in uno dei numerosi locali adibiti nel Parco e noti come “baracche”: sarà qui possibile assaggiare le pietanze locali, dai maccheroni casarecci ai salumi creati dal suino nero nei Nebrodi, tra i più rinomati nel panorama locale e nazionale.
Segnaliamo infine tra i luoghi di maggior interesse: le Rocche del Crasto, raro esempio di rocce dolomitiche in Sicilia; la Cascata del Catafurco che si getta su un dislivello di 30 metri del torrente San Basilio, e la polla che si crea alla base è detta Marmitta dei Giganti, dove è possibile bagnarsi nella bella stagione; il Biviere di Cesarò, un lago circondato da una faggeta, punto di riferimento per molte delle specie volatili del Parco.
Un itinerario, quello tra i Nebrodi, che si qualifica come uno dei più ricchi ed entusiasmanti. Qui la natura gioca da padrona, e il rispetto dell’uomo è un fattore fondamentale per goderne a pieno la bellezza.
Come detto, all’interno del Parco non ci sono strutture de le Soste, ma noi vi consigliamo di scegliere tra quelle proposte sotto come ottima base di appoggio per il vostro tour.
 
ALBERGHI

Shalai
Via Guglielmo Marconi 25 
Tel +39 095 643128 
www.shalai.it
Linguaglossa – Catania

Donna Carmela
Contrada Grotte 5 
Tel +39 095 809383 
www.donnacarmela.com 
Carruba di Riposto – Catania
 
Antica Filanda
Contrada Raviola 
Tel +39 0941 919704 
www.anticafilanda.net 
Caprileone – Messina
 
RISTORANTI

Shalai Resort                                               
Via Guglielmo Marconi 25 
Tel +39 095 643128 
www.shalai.it 
Linguaglossa – Catania
 
Donna Carmela
Contrada Grotte 5 
Tel +39 095 809383 
www.donnacarmela.com 
Carruba di Riposto – Catania
 
Antica Filanda
Contrada Raviola 
Tel/Fax +39 0941 919704 
www.anticafilanda.net 
Caprileone – Messina

WINERIE

Tenuta delle Terre Nere
Contrada Calderara 
Tel +39 095 924002
info@tenutaterrenere.com – visite@tenutaterrenere.com
www.tenutaterrenere.com 
Randazzo – Catania
 
Pietradolce
Contrada Rampante 
Tel +39 3484037792 
www.pietradolce.it 
Contrada Rampante – Catania

C.d.G.