AnticaCuvée di Nonino, riserva invecchiata in barrique.
Cosa rappresenti, cosa ha fatto e continua a fare nel mondo della grappa la famiglia Nonino lo avete letto QUI>. Questa volta parleremo della parte tecnica approfondendo in dettaglio la grappa in degustazione.
Il segreto, che poi non è un segreto, del successo delle grappe di Nonino, oltre alla capacità di comunicazione, è legato, da sempre, all’artigianalità di tutta la loro produzione. Artigianalità che comincia dalla scelta accurata delle vinacce, delle uve e della frutta per le acqueviti. Possiedono 40 ettari di vigneto in cui il vino è il prodotto meno importante in quanto è stato concepito e condotto in funzione della distillazione. Non bastando la loro produzione acquistano vinacce di qualità specialmente nel Friuli, nelle vicinanze dei loro alambicchi. Scegliendo il meglio si spingono a Valdobbiadene per il Prosecco e fin in Piemonte per il Moscato.
Scelte le vinacce, queste appena svinate sono messe in cassoni, detti bins, in materiale plastico ermeticamente chiusi e trasportati nella stessa giornata in distilleria. Lì le bianche sono chiuse in tini in acciaio sottovuoto per fermentare quindi per trasformare gli zuccheri in alcol, le rosse vanno subito distillate. Praticamente dalla fine di agosto gli alambicchi di Nonino lavorano lentamente e a tempo pieno nelle 24 ore e poichè la massa che arriva è notevole e si deve far presto, gli alambicchi sono ben 66 suddivisi in 5 gruppi.
Gli alambicchi sono tutti del tipo caldaietta a vapore che hanno il pregio di poter regolare facilmente la quantità e il calore del vapore in funzione della vinaccia. Sono distillatori anche antichi, chiaramente tutti in rame, con rivestimento esterno in legno come isolante, i più nuovi hanno oltre 10 anni di vita ma tutti ben manutentati. A valle degli alambicchi ci sono solamente le colonne di concentrazione a 3 piatti. Data la sanità della materia prima non occorre demetilizzare nè desolforare. Non si usa caramello mentre lo zucchero è aggiunto, poco, solamente in alcune grappe.
(Antonella Nonino e le colonne di distillazione)
I distillati prodotti sono affinati in acciaio inox per le grappe giovani e in legno per le invecchiate. Sono ben 1855 le barrique di legni vari: Nevers, Limousin, Grésigne, ex-Sherry, Acacia, Ciliegio selvatico e Pero distribuite in due cantine. Tutta la famiglia, Benito e Giannola con le figlie Elisabetta, Antonella e Cristina, è coinvolta nel definire le grappe, le miscele, la fine degli invecchiamenti mentre alla distillazione si dedicano principalmente Benito e Cristina. Mediamente le bottiglie prodotte in un anno sono circa 900 mila, in buona parte da 700 millilitri apprezzate per metà, in crescita, all’estero.
(Cristina, Elisabetta e Antonella Nonino)
Ci concentriamo ora sull’AnticaCuvée, una grappa storica che come suggerisce il nome è creata dalla miscela di monovitigni tra cui Cabernet, Merlot e Schioppettino invecchiati da 4 a ben 20 anni nelle barrique di Limousin, Nevers, ex-Sherry e Grésigne senza alcuna aggiunta. La capacità sensoriale dei Nonino pur nella grande diversità dei parametri di partenza riesce a determinare una grappa di eccelse qualità e caratteristiche costanti nel tempo.
Versata nel piccolo calice il colore è giallo dorato intenso leggermente ambrato. Avvicinando il naso si manifesta estremamente elegante e perfettamente franca con sentori di frutta gialla, spezie, frutta candita e pochi vaniglia e miele. Al gusto è di grande armonia, ampia, mediamente alcolica con i suoi 43°, rivela anche al palato le sensazioni olfattive ed eleganti con un retrogusto infinito arricchito da piacevoli sfumature di mandorla amara.
Quest’anno sono stati imbottigliati 18 mila litri e la confezione da 700 millilitri la potete trovare a 50 euro. Molto interessanti e complete le informazioni che sono serigrafate sulla bottiglia e stampate nell’astuccio in cartone. Dimostrano l’orgoglio con cui i Nonino sono consapevoli del loro lavoro che hanno il piacere di comunicare al consumatore.
Nonino Distillatori Via Aquileia 104 – Fr. Percoto |
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