Dopo il declino del 2014, i dati si reallineano alla normale produzione. Cali in Francia che perde il primato di paese produttore a favore dell'Italia. Anche la Spagna rimane un po' indietro
Dopo il record prima del 2013 e il declino del 2014, “la produzione mondiale di vino nel 2015 si trova in una buona media”. Così i vertici dell’Oiv, l’organizzazione internazionale della vigna e del vino.
Oggi la presentazione ufficiale dei dati della produzione a livello globale, con qualche dato interessante.
Intanto la produzione globale è in crescita del 2% per il 2015. Poi, la Francia ha perso il suo primo posto, nonostante la sua produzione di vino registri un aumento. Il Paese leader è lItalia che scavalca i “cugini” transalpini.
La produzione mondiale dovrebbe raggiungere i 270,7, 280,7 milioni di ettolitri, anche se ancora mancano i dati di riferimento di Cina e Russia, rispettivamente 8 ° e 12 ° produttore mondiale.
Come detto, il primato quest’anno spetta all’Italia con 49 milioni di ettolitri, contro 47,4 milioni di ettolitri per la Francia. Segue la Spagna che registra un calo del 4 per cento e si ferma a 36,6 milioni di ettolitri di produzione.
Dietro, gli Stati Uniti con 22,1 milioni di ettolitri; segue Argentina che ha registrato un calo del 12% e si attesta a 13,3 milioni, mentre sale il Cile che stabilisce il nuovo record con 12,8 milioni (+ 23 %).
Nel sud del mondo, i volumi sono stabili in Australia (12 milioni di ettolitri) e il Sudafrica (11,3 milioni di ettolitri), ma sono diminuiti del 27% in Nuova Zelanda (2,3 milioni di ettolitri), tornando ai livelli normali dopo un annata 2014 eccezionalmente abbondante.
In Europa, crescita un po’ sparsa, come in Portogallo (+ 8%), in Romania (+ 9%), Ungheria (+ 12%) e in Austria (+ 18%). Solo la Germania (-4%) e Grecia (9%) vedranno diminuire la loro produzione.
E il consumo? L’Oiv assicura che l’equilibrio del mercato sarà assicurato. Si prevede, infatti, che nel mondo saranno bevuti tra i 235,7 e 248,8 milioni di ettolitri.
C.d.G.