DA SAN VITO
Il gusto si fa semola
Il miglior cous cous del 2008 è già stato decretato nei giorni scorsi a San Vito lo Capo. Ma quali sono state le impressioni e le suggestioni degli esperti? Lo abbiamo voluto chiedere ad alcuni membri della giuria di quest’anno. Pareri diversi che provengono dai retroscena della cucina come quello dello chef Pino Cuttaia, ma anche dalla ribalta, come quello del giornalista enogastronomico Rocco Lettieri, famoso freelance del Canton Ticino.
Pino Cuttaia, uno dei maggiori interpreti della cucina siciliana rivela di aver assaporato queste giornate di primizie autunnali a San Vito lo Capo lasciandosi trasportare dalle varie culture che in essa si mescolano. “Mi sono sentito ispirato in questi giorni. In ogni angolo della cittadina sanvitese si può assistere a scenari culturali diversi che mi danno modo di riflettere sui miei piatti. È una kermesse piacevole che rispetta la qualità della materia prima dei piatti originari dei vari chef e ci permette in pochi giorni di venire a contatto con ingredienti di tutto il mondo.
Rocco Lettieri è segretario di giuria dalla prima edizione del Cous cous fest. È così che dall’alto della sua decennale esperienza ci racconta della gara di questi giorni. “Devo ammettere che la qualità di questa edizione mi ha sorpreso nella scelta rigorosa della materia prima e nel servizio, che ha visto l’impiego di piatti riscaldati che mantengono caldi i cibi”.
E poi c’è la grande novità dei vini, il cui abbinamento ai piatti per la prima volta non è stato affidato al caso, infatti sono stati scelti esaltandone le proprietà organolettiche. “Ho apprezzato molto questa scelta, perché in una kermesse del genere, che cresce di anno in anno, non si può non abbinare dei buoni vini come quelli siciliani” e ancora aggiunge “Riguardo alle delegazioni, mi ha molto sorpreso l’Italia, con un piatto sapientemente scelto e ricercato nell’accostamento delle materie prime. Tre consistenze diverse, una tartare di tonno, un fritto ed un cous cous molto umido”.
L. D. T.