Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Sempre più acquisti di cibo e vino su internet. “Guerra” e-commerce tra Amazon e Google

12 Ottobre 2015
Amazon_it Amazon_it

di Lorella Di Giovanni

Lo shopping online piace ai consumatori: un’attività che si afferma ogni giorno di più grazie soprattutto alla diffusione di siti di e-Commerce, dei mobile device e alle nuove applicazioni che permettono di acquistare prodotti direttamente on line. La digitalizzazione di gran parte delle nostre abitudini quotidiane, e in particolare di quelle legate ai nostri acquisti alimentari, è dunque un fenomeno in crescita.

A livello mondiale, secondo le proiezioni elaborate dall’Ecommerce Foundation, a fine 2015 le vendite totali di beni e servizi in tutto il mondo saranno pari a circa 2.100 miliardi di dollari (erano 1.840 miliardi a fine 2014), ovvero il 5% sul totale complessivo delle vendite retail. Ben il 75% degli utenti, a livello globale, accede a Internet attraverso smartphone.
In Europa per gli acquisti tramite sito e-Commerce, si stima un fatturato pari a 470 miliardi di euro con un numero di e-shopper pari a circa 230 milioni di individui. Il Regno Unito (con 122 miliardi di euro di fatturato), la Germania (70 miliardi) e la Francia (56,8) sono ai primi posti nella classifica delle vendite online in Europa.
Anche gli italiani sono sempre più propensi agli acquisti in rete: nel 2015 si calcola una crescita del 15% rispetto al 2014 che porterà il mercato a superare i 15 miliardi di euro di fatturato. Il valore degli acquisti effettuati tramite sito e-Commerce da mobile è triplicato, passando da 610 milioni nel 2013 a ben 1.8 miliardi di euro nel 2015.

In particolare il food online quest’anno è stato uno dei settori più dinamici nel panorama dell’e-Commerce B2c italiano: acquistare prodotti alimentari sul web infatti diviene sempre più spesso la scelta preferita da molti internauti. Secondo le stime elaborate dall’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm del Politecnico di Milano, nel 2015 il comparto alimentare online – comprendente Grocery (spesa da supermercato) e Food&Wine enogastronomico – segna un incremento significativo paria al 27% rispetto al 2014 con un fatturato che raggiunge i 460 milioni di euro.
“In Italia gli spazi di crescita per il settore dell’e-Commerce culinario sono notevoli”, afferma Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. “Anche se le cifre parlano di un comparto che rappresenta appena il 3% dell’e-Commerce nel nostro Paese (il valore più basso in Europa), negli ultimi due anni si registra una interessante vitalità con diverse insegne della grande distribuzione che hanno attivato iniziative di Click&Collect, con la possibilità di ordinare online e di ritirare presso il punto vendita. Anche nel Food&Wine enogastronomico si osserva un certo fermento grazie all’intraprendenza di produttori, dettaglianti ed enoteche”.

Ad approfittare di questa congiuntura favorevole è stato Amazon: il Colosso del commercio online, di recente, ha fatto il suo ingresso in Italia con l'apertura del negozio di “Alimentari e cura della casa”, andando così a colmare un vuoto nell'offerta in termini di velocità, puntualità e delivery degli attuali player presenti sul nostro mercato (Esselunga, Coop, Carrefour e Auchan).
Il nuovo negozio online offre ai clienti migliaia di prodotti alimentari a lunga conservazione e per la cura e la pulizia quotidiana della casa con diverse modalità di acquisto e consegne entro le 24 ore. Sono presenti marchi come Barilla, Valfrutta, Rio Mare, Mulino Bianco, prodotti per la prima infanzia di Plasmon, Mellin e quelli per la cura della casa come Chanteclair, Scottex, Cuki e molti altri. Con l'ingresso di Amazon inoltre ne beneficeranno anche i produttori e i rivenditori italiani del settore food, che con il Marketplace potranno avere un ulteriore canale di accesso all’e-Commerce e all’Export online.
Negli Stati Uniti il gigante di Jeff Bezos è presente già da qualche tempo nel mercato della consegna a domicilio di alimenti secchi e freschi. In particolare con Amazon Fresh le consegne di carne, latte, uova, formaggi e verdure avvengono direttamente a casa dei clienti nel giro di un’ora. Nell’area di Seattle poi, l’Azienda sta valutando anche un nuovo progetto per la consegna di pasti pronti a domicilio ordinati dagli utenti nei ristoranti affiliati.
 
A sfidare Amazon nella corsa ad accaparrarsi nuove fette di mercato nel settore delle consegne ci ha pensato Google. Il famoso Motore di ricerca, infatti, ha definito accordi con diversi retailer come Costco (catena cool di ipermercati all’ingrosso che ha un centro fuori Manhattan) e Whole Foods Market per avviare, entro l’anno, il suo servizio di consegna a domicilio di alimenti freschi. Intanto il Gigante californiano si propone anche per le consegne di cene e pranzi a domicilio. Gli utenti statunitensi dunque possono ordinare una pizza oppure cibo cinese utilizzando direttamente Google Search e selezionare così un ristorante convenzionato con i distributori di food associati al Big G, tra cui Eat24 e Delivery.com.
Amazon comunque non appare per nulla intimorito dalle mosse strategiche di Google, e va avanti puntando sul progetto di consegne con droni in grado di localizzare il destinatario e sviluppando un’app “alla Uber” che consenta di reclutare persone comuni per fare le consegne che sono di strada al loro percorso.

Intanto in questa guerra fra i due Titani del mondo virtuale, dove vince chi porta più in fretta e al prezzo migliore le merci a casa dei clienti, sono scese in campo anche start up come Instacart (azienda che lavora con i personal shopper così come Uber lo fa con gli autisti) e grandi catene di ipermercati come WalMart; rendendo sempre più calda la battaglia in corso.