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La novità

Accordo tra il consorzio Aceto Balsamico di Modena Igp e la Best Western: novità a colazione

08 Ottobre 2015
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(Federico Desimoni, Moreno Ungaretti e Rosa Giglio)

da Milano, Michele Pizzillo

Una partnership fra giganti quella sottoscritta dal Consorzio di tutela Aceto Balsamico di Modena igp e la catena alberghiera Best Western. 

Da una parte un consorzio che rappresenta una settantina di acetaie per un giro d’affari di 700 milioni di euro e dall’altra parte 180 alberghi presenti in 120 località italiane.
L’accordo Consorzio-Best Western prevede che a partire dal 15 ottobre, la colazione diventerà balsamica. Infatti, al fianco dei classici pane, burro e confettura di frutti rossi, torta soffice di mele, yogurt bianco con cereali e frutti di bosco, salsiccette con pomodori grigliati e maionese, ci saranno le bottigliette di aceto balsamico di Modena Igp per quella che sarà una vera e propria innovativa food experience che attende gli ospiti degli alberghi affiliati al brand Best Western. Mentre per l’aceto balsamico di Modena Igp c’è la possibilità di “promuovere nuove modalità di consumo di questo antichissimo prodotto molto famoso all’estero, attraverso esperienze dirette e innovative che permettono di migliorarne la sua conoscenza sensoriale, il suo legame con il territorio e le garanzie tipiche dell’Igp”, spiega il direttore del Consorzio, Federico Desimoni. E Rosa Giglio, chief marketing officer di Best Western Italia aggiunge: “Noi siamo stati convinti da questa idea per la possibilità di rendere sempre più accattivante la colazione che è un momento fondamentale del soggiorno in hotel al punto da influenzare la scelta dell’ospite. E, poi, per un brand internazionale con una forte personalità local, affiancarsi ad una eccellenza italiana dimostra che gli alberghi della catena sono fortemente legati al territorio”.

Per il momento la colazione balsamica sarà disponibile solo negli alberghi italiani. Non è escluso, però, che il format possa essere esportato. “Nel mondo abbiamo 4.500 alberghi affiliati, e in quelli italiani gli ospiti sono quasi prevalentemente stranieri e molto disponibili a sperimentare le innovazioni nell’ambito del food & beverage”, dice la manager di Best Western. Se poi si aggiunge “che il 92 per cento dei circa 100 milioni di litri di aceto balsamico di Modena Igp prodotto nelle terre di Modena e di Reggio Emilia è venduto all’estero, una collaborazione anche oltre i confini nazionali la vedo abbastanza fattibile” è l’augurio di Desimoni. Che, aggiunge: “con questa partnership intendiamo continuare a percorrere la strada della promozione e valorizzazione di questo alimento che rappresenta il fiore all’occhiello del made in Italy agroalimentare, ampliandone le opportunità di degustazione e rivolgendoci in particolar modo a un flusso turistico che potrà essere interessante per il nostro prodotto e per le nostre terre”.


(La colazione “balsamica”)

D’altronde l’Aceto balsamico di Modena Igp è uno dei casi di successo dell’agroalimentare italiano, come dimostra la sua presenza in 120 paesi del mondo e dove la degustazione prima e l’uso quotidiano successivamente sono esperienze invoglianti per i gourmet. Oltretutto si avrà la sensazione di tornare indietro di almeno due millenni. Infatti, di questo prodotto ne parla Virgilio nelle “Georgiche” raccontando che era utilizzato anche come medicinale. La conferma più di un millennio dopo, con Lucrezia Borgia che in occasione della nascita del suo primo figlio, avuto dal Duca di Modena Alfonso I d’Este, aveva sperimentato l’uso di questo aceto come toccasana nel momento del parto. Sino a diventare, con il passare dei secoli, colui che rende appetitosi tutti i piatti. Infatti “si abbina a tutti gli alimenti, anche se l’accostamento più riuscito è con il parmigiano-reggiano dop – spiega Desimoni – lasciandolo cadere goccia a goccia sul formaggio si può assaporare un’unione ineguagliabile di fragranze aromatiche, sfumature e gusti morbidi”. Senza trascurare i piatti di pesce, i tortellini e la pasta all’uovo, le carni bollite, le insalate di verdure, la frutta, i dolci al cucchiaio”; e, adesso, i vari piatti della colazione, dal dolce al salato passando per la tradizionale english breakfast a base di pane tostato, bacon e uova strapazzate. Insomma, va versato dappertutto. E, a dare una dimostrazione della versatilità dell’aceto balsamico ci ha pensato Moreno Ungaretti, chef del Best Western Galles di Milano, dove è stata sottoscritta la partnership, con, tra l’altro, i tortelli ripieni di polpa di pera e formaggio Castelmagno, con alcune gocce della “divinità” modenese fatte cadere sopra. Piatto eccezionale, preceduto da una performance teatrale, seguita in cuffia, dell’aceto balsamico che la bravura degli attori ha trasformato le parole in autentiche suggestioni sensoriali e gustative del “grande” modenese al punto da spingere gli ascoltatori verso l’angolo degustazione forse senza nemmeno accorgersene. Il trionfo dell’Aceto balsamico di Modena Igp, è proprio il caso di dirlo.

“Questo nostro successo soprattutto a livello internazionale, ha contribuito al sorgere e al rafforzarsi del fenomeno della contraffazione – dice il direttore del consorzio – producendo un danno per i produttori e confusione per i consumatori. Che pensiamo di arginare con l’educazione al consumo”.