Tre settimane dense di curiosità. Fino al 24 ottobre, poco alla volta, saranno svelati i vincitori dei premi della guida Slow Wine 2016. Nelle anticipazioni di oggi, vengono svelati i migliori Metodo Classico d’Italia.
Con una precisazione. Sono stati testati i vini selezionati per le degustazioni finali non per provenienza o denominazione ma per tipologia, o se volete per dosaggio (Non Dosati, Brut, Extra Brut, ecc.). “Una modalità che abbiamo adottato da qualche anno e che reputiamo più adatta allo scopo, perché siamo sempre più convinti – dicono i curatori Gariglio e Giavedoni -che nel caso di vini prodotti con uve chardonnay e pinot nero (diverso è il caso di spumantizzazione di vitigni autoctoni o fortemente territoriali) il metodo, in questo caso quello della rifermentazione in bottiglia con sboccatura e dosaggio, annienta il territorio. Crediamo che la tecnica di vinificazione prevalga nettamente sulle caratteristiche del vigneto e del vitigno, dando origine a dei Metodo Classico che possono mostrarsi nel bicchiere più o meno buoni organoletticamente, ma che comunque non palesano legami riconoscibili e riscontrabili con la zona/denominazione di provenienza. Prevalgono semmai, e in qualche caso sono anche facilmente riconoscibili, i singoli stili aziendali, ovvero il “timbro organolettico” che ogni cantina tende a dare al proprio Metodo Classico, operando alla stessa maniera delle maison di Champagne”.
Ecco i premi assegnati
VINO SLOW
- Franciacorta Brut, Corte Fusia
- Franciacorta Pas Dosé Au Contraire Ris. 2008, Cavalleri
- M. Cl. Brut, Monsupello
- M. Cl. Pinot Nero Brut 64, Calatroni
- Riserva Nobile Brut 2011, d’Araprì
GRANDE VINO
- Franciacorta Brut 2009, Enrico Gatti
- Franciacorta Dosaggio Zero Noir Vintage Collection 2006, Ca’ del Bosco
- Franciacorta Extra Brut 2010, Camossi
- Franciacorta Extra Brut Extreme Palazzo Lana Ris. 2007, Guido Berlucchi & C.
- Franciacorta Pas Operé Ris. 2008, Bellavista
- Trento Dosaggio Zero Ris. 2010, Nicola Balter
- Trento Extra Brut Riserva Lunelli 2007, Ferrari
C.d.G.