I DATI
Secondo uno studio dell’Agenzia per i rifiuti e le acque, in Sicilia la piovosità è in calo e le temperature sono in aumento. Si rischiano danni per l’agricoltura
La danza
della pioggia
Diminuiscono le piogge, aumenta la temperatura e alcune aree della Sicilia rischiano di riportare gravi danni all’agricoltura. La previsione arriva da un’analisi dei dati dell’osservatorio dell’Agenzia Regionale per i rifiuti e per le acque aggiornati all’agosto del 2008.
Negli ultimi 15 anni si è registrata una riduzione della piovosità media sull’isola del 10 per cento, in montagna aumentano le piogge ma diminuiscono le nevicate. Aumentano invece le precipitazioni intense, che in certe zone dell’isola raggiungono punte di 20 mm in 5 minuti. Quindi meno piogge ma quando ci sono si presentano con forti acquazzoni. Nel mese di gennaio, le precipitazioni hanno fatto registrare 44 mm di pioggia rispetto alla media di 105 mm (registrata nel periodo che va dal 1921 al 2007) uno scarto percentuale di circa il 60 per cento. Il trend negativo si registra anche confrontando i primi 8 mesi dell’anno, nel periodo gennaio agosto si è passati da una media di 365 mm a 212 mm del 2008, un calo del 42 per cento. L’area più colpita da questo calo della piovosità è quella centro-meridionale e occidentale, dove si iniziano a registrare gravi conseguenze per l’agricoltura. Il rischio desertificazione coinvolgerebbe anche la Sicilia occidentale, l’area del trapanese e la foce del Fiume Imera meridionale nel comune di Licata.
Per quanto riguarda le temperature si registra un aumento di circa un grado rispetto alla media globale, un’anomalia climatica caratterizzata da ondate di calore che provocano giornate secche in aumento in tutto l’arco dell’anno anche nei mesi invernali. Negli ultimi 30 anni è aumentato il numero di giorni cosiddetti “estivi” (temperature massime maggiori di 25 gradi) ed è diminuito il numero medio di giorni con gelo (con temperatura minima inferiore a 0 gradi).
Per quanto riguarda le risorse disponibili, nelle registrazioni fatte dall’osservatorio per le acque, ad agosto su un campione di 24 invasi ci sono 81 metri cubi di acqua in meno rispetto al 2007, sono infatti 330 mmc rispetto ai 411 dell’anno precedente.
Ciro Frisco