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L'evento

Mandrarossa Vineyard Tour/1: i vini convincono i wine lovers

01 Settembre 2015
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Raccogliere l’uva non è da tutti e non è per tutti. Molti dei visitatori che hanno partecipato al Mandrarossa Vineyard Tour, un vigneto non lo avevamo mai visto. Figurarsi raccogliere l’uva. 

La due giorni organizzata a Menfi, in sintesi, è stato un successo. Di partecipanti e di una bellissima, nel complesso, esperienza. L’arrivo in vigna aveva già dell’emozionante. Una distesa quasi infinita di filari. Ad accogliere i visitatori gli enologi ed i soci dell’azienda che hanno raccontato a grandi linee come funziona la cantina sociale, quali uve si coltivano e quali vini si producono. Poi i visitatori, tronchesina alle mani, erano liberi di raccogliere l’uva cabernet. Il caldo torrido non ha certo agevolato le operazioni, ma i visitatori hanno così potuto constatare di persona quanto è difficile raccogliere l’uva e in che condizioni a volte sono costretti ad operare.

Alla fine, però, tutto era ricompensato da una prima degustazione. Noi abbiamo provato ed apprezzato il Fiano Ciaca Bianca ed il Grillo Costadune. Due bianchi ben fatti.
Poi ci si è spostati a Casa Mandrarossa. Della degustazione dei prodotti tipici ne parla Manuela Zanni. Al centro un grosso banco d’assaggio con tutti i prodotti della Cantina Mandrarossa. Eccellenti il Nero d’Avola Costadune e il Syrah Desertico. Ma ci hanno stupito il Cala dei Tufi di vendemmia tardina e le bollicine, con il Brut Chenin Blanc. 

G.V.

ALCUNE IMMAGINI DELLA PARTE DEDICATA AI VIGNETI ED ALLA RACCOLTA DELL'UVA