“Il Ministero è pienamente in campo per la tutela del sistema lattiero caseario italiano, in particolare del reddito dei nostri allevatori”.
È quanto osserva il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina rispondendo in question time alla Camera in merito alla diffida della Commissione Europea nei confronti dell'Italia per porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari, previsto dalla legge nazionale 138 dell'11 aprile del 1974.
“Al momento la procedura è in fase “preconteziosa”, nella quale l'Italia è chiamata a fornire le proprie osservazioni alla Commissione europea – spiega Martina – e, consapevoli dell'importanza della questione, abbiamo chiesto e ottenuto dalla Commissione europea una proroga del termine dell'invio della osservazioni, che potremo fornire ora fino al 29 settembre. Tale periodo aggiuntivo è stato richiesto anche in relazione alla presentazione di atti di indirizzo in sede parlamentare, nonché per approfondire il confronto con tutte le componenti della filiera coinvolte. Per quanto di competenza del mio Dicastero – prosegue Martina -, ribadiremo nella nostra risposta all'Unione europea che la materia non è armonizzata e che quindi la normativa consente agli Stati membri di adottare proprie leggi, evidenziando inoltre i dati che dimostrano come in Italia non vi sia la restrizione all'importazione lamentata dalla Commissione.”
“Desidero ribadire – conclude Martina – che la nostra azione sarà indirizzata alla massima tutela del comparto, della qualità delle produzioni lattiero-casearie italiane e a garantire la trasparenza delle informazioni al consumatore”.
C.d.G.