(Nazareno Vicenzi, Gianluca Boninsegna, Enrico Fiorini, Aldo Lorenzoni, Luca Giavi e Renata Toninato)
“Abbiamo presentato le eccellenze enologiche del Veneto al mondo”.
Così il direttore del Consorzio di Tutela del Prosecco Doc Luca Giavi, uno dei protagonisti all’evento “I top player del Veneto”, tenutosi nel padiglione “Vino a taste of Italy”.
Che aggiunge: “Cogliere l’opportunità di Expo Milano 2015, in questi mesi la più grande vetrina internazionale, ci aiuta a far conoscere i “vini bandiera” della nostra regione e siamo molto soddisfatti dell’accoglienza ricevuta dagli addetti ai lavori e dal numeroso pubblico affluito”. Questo, infatti, era uno dei dieci “focus” pensati per approfondire la conoscenza delle grandi e piccole denominazioni venete, da nord a sud e da est a ovest, con estrema attenzione a tutti i vitigni, compresi quelli più rari. Tra i sommelier presenti, concordano i pareri di Gianluca Boninsegna, detentore del titolo veneto Ais 2015 ed Enrico Fiorini vincitore nel 2014, circa l’importanza di “comunicare” con il vino, e con le sue caratteristiche organolettiche, le peculiarità e le differenze del territorio in cui viene prodotto. Afferma Boninsegna: “Il nostro ruolo è quello di guidare il consumatore a riconoscere le differenze nel gusto, il che significa imparare a ricordare un’emozione associandola ad un vino; veicolare la qualità vuol dire poi contribuire alla tutela dalle contraffazioni, dunque ben venga il Prosecco e i Consorzi che lo promuovono”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la dichiarazione di Fiorini che ribadisce: “Il Prosecco comunica il territorio e deve il suo successo alla grande capacità di reinventarsi supportato dalla grande attività di tutela svolta dai Consorzi che ne promuovono l’immagine e il valore”.
A Expo gli appuntamenti con il Prosecco si susseguono e martedì 7 luglio si è approfondito il “focus” su “Il Sistema Prosecco, le bollicine più vendute del momento”, nelle tre declinazioni Prosecco Doc, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg e Asolo Prosecco Docg.
Spiega Nazareno Vicenzi, Biotecnologo di Uvive: “Il Prosecco non finisce di stupire, viene proposto dai tre Consorzi, ognuno valorizzando le sfumature che lo contraddistinguono, ma è un brand che crede nella collaborazione per raggiungere un obiettivo comune: la tutela della Denominazione. Sono stati presentati undici “Prosecchi” provenienti da altrettanti territori e tutti, per la felicità degli intervenuti, hanno dato sfoggio delle loro prerogative”.
Il “distretto vinicolo” è il secondo elemento del Pil del Veneto e l'export sui mercati americani in 10 anni è cresciuto del 70%. Export che si apre in positivo anche in questo 2015, staccando un +8,6 % nel primo trimestre. Ma per il Veneto è stata l’occasione di sviluppare un’importante operazione commerciale, con contatti con i buyer, ospitati per far loro conoscere il territorio e i metodi di produzione.
C.d.G.