All’Expo nei giorni scorsi, il protagonista è stato il consorzio Soave. Aziende, produttori ed associazioni, tutti insieme coinvolti in un’intensa giornata di promozione per far conoscere non solo il paesaggio storico, la biodiversità ed i vini, ma anche per presentare la Carta dei Valori del Soave Wine Park e l’etichetta etica del Soave.
Ad Expo, il Soave, con uno dei suoi format più suggestivi, quello dei vini vulcanici, ha dato il via a una lunga serie di appuntamenti ideati in sinergia con Uvive e Regione Veneto presso il padiglione Vino-A taste of Italy, coordinato da VeronaFiere e successivamente nell’area tematica di Slow Food con la presentazione dei presidi dell’Est Veronese.
Il Consorzio ha qui presentato i nuovi progetti in chiave ambientale che richiamano direttamente ai punti salienti della Carta di Milano.
Proprio per questo è stata presentata, in anteprima, l’Etichetta Etica, un progetto realizzato in collaborazione con la tipografia DamolGraf group teso a promuovere il valore comunicativo della singola bottiglia e a riqualificare il parco enologico del Soave con il finanziamento per il restauro del percorso dei dieci capitelli.
Sul tema della sostenibilità preme invece l’Etichetta Verde del Soave: un’indagine su 18 potenziali criticità evidenziando in etichetta l’impegno di ogni azienda sul fronte del consumo di acqua, aria e suolo.
Per quanto riguarda la salvaguardia ambientale, il progetto Biodiversità, evidenzierà il livello di variabilità della flora, della fauna in uno dei comprensori più coesi e storicizzati, quasi a voler determinare in questo esclusivo laboratorio viticolo il livello di accoglienza per animali e piante.
Il progetto di Soave inteso come paesaggio storico definisce una coerenza produttiva e una gestione intelligente delle risorse fino a trasformare la naturale vocazione viticola delle colline del Soave in una estesa vocazione all’accoglienza.
Questi e altri progetti innovativi raccolti nel volume “Soave: Origine, Stile, Valori” identificano il forte livello di attenzione ambientale di un comprensorio che ha investito da sempre nell’agricoltura come risorsa economica e ambientale.
“Per questo motivo – ha dichiarato Aldo Lorenzoni direttore del Consorzio – ‘Soave: Origini, stile, valori’ non rappresenta solo uno strumento di studio e consultazione relativo a quanto fatto e a quanto faremo nel prossimo futuro ma una chiave di lettura sulle tante sfide che coinvolgono non solo il territorio del Soave ma più in generale le nuove responsabilità cui sono chiamati i viticoltori, veri costruttori di bellezza e paesaggi”.
C.d.G.