(I vini degustati)
da Milano, Michele Pizzillo
Tra Lambrusco, Pignoletto e Sangiovese, la nuova tornata – quarta e quinta del programma dei “vini bussola” di Cronache di Gusto che si svolgono nell’accogliente terrazza del vino di Veronafiere.
È stata una tradizionale carrellata fra il vigneto che produce il dieci per cento del vino italiano.
E, quindi, una tranquilla degustazione che non avrebbe potuto “sconvolgere” le idee che i degustatori hanno dei vini emiliano-romagnoli. Non avevano fatto i conti con le scelte del direttore di Cronache di Gusto, Fabrizio Carrera che ha scelto produttori che, si può azzardare a dire, più che mettere vini in bottiglie, le riempiono del loro terroir, direbbero i francesi. E, così, una tradizionale degustazione si è trasformata in occasione per esaltare la parte migliore del patrimonio viticolo dell’Emilia e della Romagna. E proprio “adesso che si registra grande attenzione per Lambrusco e Pignoletto, in particolare nella versione frizzante, perché i consumatori sono sempre più convinti a cercare i vini prodotti da vitigni autoctoni o, meglio, da uve che quasi circondano le proprie abitazioni” ha detto Carrera nell’introdurre la degustazione. L’attenzione è stata eccezionale. Tant’è che nessuno dei degustatori ha interrotto il piacevole e interessante percorso tratteggiato dall’esperto che guidava la degustazione. Quasi in privato, i due conduttori della degustazione (c’era il viticoltore romagnolo, Mauro Giardini dell’azienda Villaventi), hanno risposto alle domande dei presenti su cosa devono acquistare e devono mettere in tavola. Insomma, una tornata che potrebbe essere iscritta nell’elenco degli incontri più interessanti delle chiacchierate-degustazioni organizzate sul vino.
(Mauro Giardini e Fabrizio Carrera)
Giardini, dal canto suo, oltre ad aver pronunciato solo parole positive per i suoi potenziali concorrenti (poi ridendo li definisce amici, ndr), ha illustrato anche le potenzialità e i giusti abbinamenti dei vini con i prodotti locali. Essendo Giardini sostenitore delle pratiche agricole biologiche, ha decantato le magnificenze dei tre vini bio selezionati da Carrera per la degustazione riservata all’Emilia Romagna. Soffermandosi anche sulla personalità, vista attraverso i vini, degli emiliani che sono più coesi e dei romagnoli generalmente più solitari e quasi sempre anarchici.
Non c’è che dire, un bell’incontro che viene a sottolineare la validità dell’idea di Cronache di Gusto di selezionare, per queste degustazioni, quelli che sono i vini bussola perché capaci di guidare i consumatori nella scoperta del vigneto Italia. In questo caso i sommelier Daniela Citterio e Alessandra Giacometti, hanno versato nei calici quelli che possiamo definire vini da cibo.
Vini in degustazione
Arcaica vino biologico – Francesconi, Faenza
Bersot Pignoletto doc frizzante 2014 – Gradizzolo, Montevegli
Emiliana Malvasia vino frizzante doc 2014 – Lusenti Ziano Piacentino
Ortugo dei Colli Piacentini doc 2014 – Mossi, Albareto di Ziano Piacentino
Pietramora Sangiovese di Romagna doc 2011 superiore riserva – Fattoria Zerbina, Marzeno
Poggio Tura vino biodinamico – Vigne dei Boschi, Brisighella
Primo Sogno Sangiovese Longiano doc 2011 – Villaventi, Roncofreddo
Radice Lambrusco di Sorbara doc frizzante 2013 – Paltrinieri, Sorbara di Bomporto
Vigna del Cristo Lambrusco di Sorbara dec 2014 – Cavicchioli, Campegine