(Giovanni Bricoli, Paolo Tanara e Cristiano Casa)
da Milano, Michele Pizzillo
È un appuntamento per esaltare uno dei grandi d’Italia, il Festival del Prosciutto di Parma in programma dal 5 al 20 settembre 2015 tra Langhirano, Parma e tutto il territorio dove si produce questa delizia conosciuta in tutto il mondo.
Tant’è che il festival, che quest’anno con il suo XVIII appuntamento raggiunge la maggiore età, è l’occasione per degustare il Re dei prosciutti “nelle sue mille sfaccettature, in diverse versioni e preparazioni” dice il presidente del Consorzio Paolo Tanara e, aggiunge il sindaco di Langhirano, Giordano Bricoli “conoscere più da vicino il territorio in cui nasce e a cui è strettamente legato”. Il prosciutto di Parma, oltre che prodotto genuino e naturale che alla sua inconfondibile dolcezza unisce un alto valore nutrizionale, i suoi produttori ne hanno fatto anche un prodotto generosissimo, caratteristiche che hanno solo i grandi, perché non è invidioso dei suoi “fratelli” italiani ed europei. Tant’è vero che durante il periodo del festival, anticipa il presidente Tanara durante la conferenza stampa di presentazione svoltasi a Milano, nell’Urban Center del Comune che si affaccia nella suggestiva cornice della Galleria, “ospiteremo anche alcuni “colleghi” esteri. Langhirano, come sempre centro di gravitazione della manifestazione, accoglierà infatti prosciutti provenienti non solo dall'Italia, ma anche dall'estero. Saranno proprio loro i protagonisti di alcune iniziative e dimostrazioni legate alla promozione e alla degustazione”.
Per l'occasione alcuni chef prepareranno quelli che si prevedono già come piatti d'autore, che sarà possibile assaggiare nella Prosciutteria aperta all’ombra del maestoso Castello di Torrechiara che anche quest’anno dominerà i 15 giorni di “appuntamenti” con il gusto e la cultura che da diversi anni anima le vie e le piazze del parmense per celebrare questa gloria che non è più solo nostra, ma tutta l’Italia”, commenta il sindaco Bricoli. E, aggiunge: “Siccome al centro della festa è il nostro territorio, non ci risparmieremo nell’allestire una macchina organizzativa capace di soddisfare tutte le esigenze dei buongustai che amano il prosciutto di Parma”.
Anzi, questa è l’occasione “per trasformare i prodotti alimentari tipici anche in prodotti tipici – dice l’assessore parmense al turismo e commercio, Cristiano Casa. Per questo abbiamo deciso di presentare all’Unesco la candidatura di Parma a Città della gastronomia perché venga tutelata come patrimonio dell’umanità”. La città cara a Stendhal riserverà non poche sorprese agli amanti del prosciutto perché oltre al Bistro del Prosciutto, sotto i Portici del Grano, a Parma, godendo delle bellezze del centro da una posizione privilegiata e suggestiva, sarà preparata una sfoglia lunga 50 metri con 50 chef che avranno un metro a testa per sbizzarrirsi nel preparare il proprio ripieno per la pasta che andranno a cucinare per gli ospiti del festival.
Anche quest'anno verrà riproposta “Finestre aperte”, cuore pulsante della manifestazione, che da sempre riscuote un enorme successo e attira gli amanti del Prosciutto di Parma nei prosciuttifici dove potranno assistere al ciclo di lavorazione e partecipare a degustazioni gratuite. E, poi, oltre alle iniziative organizzate dai singoli comuni con un programma variegato che spazierà dalle degustazioni agli eventi culturali, dagli spettacoli musicali alle escursioni naturalistiche, ci sarà pure la tappa a Parma dell’associazione “Chef to Chef” (www.cheftochef.eu) creata dei principi della cucina emiliano-romagnola, nell'ambito del progetto “In viaggio verso Expo” interamente dedicato all'educazione alimentare, alla conoscenza della biodiversità e della qualità sostenibile, al progresso e all’innovazione. Un viaggio che a partire dal mese di agosto, attraverserà l’Emilia Romagna per le sue vie di terra e acqua, in barca ed in bici, per una piattaforma gastronomica che toccherà 100 città tra Rimini e Piacenza prima di approdare all’esposizione universale di Milano.