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L'evento

Claudio Sadler lascia tutti senza parole. Che debutto per l’Italia dei grandi chef al Charleston

27 Aprile 2015
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(Il gruppo della cucina del Charleston con Claudio Sadler – foto Gdr)

Due chef, otto portate, eccellenti materie prime, vini siciliani. Il primo appuntamento con “L’Italia dei grandi chef al Charleston” è stato declinato alla maniera di Claudio Sadler.

Lo chef milanese due stelle Michelin è stato protagonista del primo di tre appuntamenti che fanno parte della mini rassegna organizzata dal ristorante di Mondello in collaborazione con Cronachedigusto.it. A coadiuvarlo nella preparazione del menu della serata, lo chef padrone di casa, Angelo Gervasi con una alternanza ai fornelli che ha dato vita a piatti gustosi e raffinati.

Il primo ad arrivare in tavola è stato il carpaccio di astice con maionese di pomodoro bianco, sedano croccante e olive seccate: un piatto fresco e ben bilanciato.


(Foto Gdr)

A seguire un rocher di seppie su passatina di piselli novelli e ricci di mare, un classico rivisitato nella forma e arricchito, nella sostanza, dalla sapidità dei ricci di mare.


(Foto Gdr)

Dagli antipasti ai primi con il raviolo gigante ripieno di burrata, servito con asparagi selvatici e battutina di gambero rosso di Mazara.


(Foto Gdr)

Quindi il sapore deciso e persistente della crema bruciata di stoccafisso con spuma di patate al prosecco e sfoglie di Bonito, tonno giapponese affumicato ed essiccato.


(Foto Gdr)

Non poteva mancare un risotto nel menu e lo chef Sadler ha proposto un intenso carnaroli all’acqua di funghi porcini e polvere di funghi trombetta e oro.


(Foto Gdr)

La ricciola glassata al pinot nero servita con panelle di ceci – omaggio a Palermo – e broccoletti all'olio evo per chiudere con i secondi in bello stile.


(Foto Gdr)

Prima di passare al dolce, un rinfrescante sorbetto al limone e passito di Pantelleria, quindi delle sfere di ricotta madonita servite in crosta di mandorle su frutti rossi e scorzetta d'arance candite. 


(Foto Gdr)

I piatti sono stati accompagnati dai vini dell’azienda Cusumano: il Brut 700 2011 per gli aperitivi e, a seguire, Alta Mora Etna Bianco 2014, Jalè 2012, Alta Mora Etna Rosso 2013, Sagana 2012 e Moscato dello Zucco 2009 per chiudere con il dolce.


(Foto Gdr)

C.d.G.