“La cultura del gusto: storia e tradizione dello street food siciliano”. Si intitolava così il secondo talk show della prima delle due giornate del Panormus Street food festival.
Ospiti dell’evento, Marilù Terrasi, chef del “Pocho” a San Vito Lo Capo, Roberto Garufi di Slow Food di Palermo e Mario Indovina, presidente della condotta Slow Food Palermo.
Mentre lo street food è un piatto che si declina al femminile, il finger food , nuova tendenza che trae spunto dalla modalità easy di mangiare ilcibo dello street food rivisitandolo in chiave chic, è sicuramente maschio. Secondo Mario Indovina “non si può presentare un piatto finger che trasformi completamente il piatto originario a cui si riferisce e la stagionalità dei prodotti è fondamentale per seguire il ciclo vitale della terra che consente che le feste e celebrazioni seguano l'andamento delle stagioni”.
Marilù Terrasi: “Anticamente il tempo da dedicare al cibo era molto più lungo, basti pensare al ragù di fave secche che è un ottimo esempio di sloow food poiché richiede ore di cottura proprio come quello di carne. Bisogna ritornare ai tempi lunghi di attesa del cibo che entra a far parte della sua preparazione come se l'attesa per ottenerlo diventasse parte integrante della pietanza”.
M.Z.