Le polemiche sul cedimento del pilone sull’autostrada A19 Palermo-Catania non si placano. A fare le spese dell'interruzione sono migliaia di lavoratori: dai produttori agricoli, per i quali il trasporto dei prodotti è diventato un'avventura, ai pendolari che ogni giorno attraversano l'isola per ragioni di servizio.
“Qualsiasi aumento di prezzo della frutta e verdura non è imputabile alla chiusura dell'autostrada A19 Palermo-Catania”. Lo afferma il presidente della Coldiretti siciliana, Alessandro Chiarelli, che raffredda l'allarme per una ricaduta sui prezzi della frana che ha travolto il pilone di un viadotto. “Il prezzo della benzina e gli altri costi di produzione graveranno molto sui produttori e trasportatori e il pericolo di rialzo dev'essere immediatamente tamponato dal Governo regionale – secondo Chiarelli – con provvedimenti straordinari. Non solo l'ortofrutta, ma anche il comparto florovivaistico è duramente colpito da quella che è una vera e propria tragedia per i cittadini e per l'economia siciliana. In una Regione dove lo scambio commerciale avviene sul gommato – prosegue il presidente regionale di Coldiretti- occorre ripensare ad una politica di trasporti che privilegi le autostrade del mare anche nella stessa Isola. Di certo gli agricoltori su cui quest'anno si sono abbattute numerose calamità naturali, non possono subire questa ulteriore pesante batosta economica. Lo stato di emergenza dev'essere proclamato al più presto”, conclude Chiarelli.
C.d.G.