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Scenari

Record di certificazioni per l’Irvo, Di Giacomo: “La strada è quella giusta”

23 Marzo 2015
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(Tiziana Funaro, Fabrizio Carrera, Nino Caleca, Antonino Di Giacomo, Rosaria Barresi, Dario Cartabellotta e Francesco Ferreri)

Un dato su tutti emerge dalla conferenza stampa di presentazione del padiglione Sicilia a questo Vinitaly.

Aumentano le certificazioni da parte dell’Istituto regionale vini e oli di Sicilia, con un numero, nel 2014, che è cresciuto del 28 per cento, attestandosi a 1.063. E oltre la metà di queste riguarda la Doc Sicilia. “Un dato che non può che farci piacere – sottolinea Antonino Di Giacomo, commissario straordinario dell’Irvo -. La nostra presenza qui a Verona è stata resa possibile solo grazie ad un delicato, complesso, ma proficuo gioco di squadra”.

Alla conferenza stampa, moderata dal direttore di Cronache di Gusto, Fabrizio Carrera, erano presenti Tiziana Funaro, componente del direttivo di Providi, l’assessore della Regione Siciliana all’Agricoltura Nino Caleca, il dirigente dell’assessorato siciliano all’agricoltura Rosaria Barresi, il presidente di Assovini Sicilia Francesco Ferreri, il responsabile unico del Cluster Bio-Mediterraneo di Expo 2015 Dario Cartabellotta, il presidente della Doc Sicilia Antonio Rallo.

“La presenza qui alcuni mesi fa non era così scontata – dice la Funaro- vista la grave crisi che ha investito l'Irvo. Ma dobbiamo ringraziare il commissario Di Giacomo che ci ha sempre incoraggiati ad andare avanti, soprattutto a fare gioco di squadra. Ora la nostra grande preoccupazione è rappresentata dall’Imu agricola”.

Per Ferreri, “le meraviglie della nostra isola sono sotto gli occhi di tutti e se prima i vini siciliani erano famosi per il brand, oggi sono famosi per i terroir”.

Caleca ha voluto ringraziare i produttori “perché credono nella Sicilia – dice l’assessore -. Credo che ormai si sia chiusa un’epoca politica, ma anche economica, lasciatemela definire della resilienza. Si sono persi pezzi per strada, ma il mondo del vino adesso ha la possibilità di fare grandi numeri e valore. La Sicilia in questo settore ha un appeal molto particolare”. Poi l’assessore Caleca ha annunciato la sigla imminente di un protocollo d’intesa con l’assessorato alle Attività Produttive, diretto da Linda Vancheri: “Saremo noi il punto di riferimento per il comparto enologico, ma direi di tutto il settore agricolo. Un modo più snello e veloce di far funzionare le cose”. Caleca non trascura il mondo dell’olio, “destinato ad un sicuro successo con la nuova Igp Sicilia”, ma il vino ha tutte le carte in regola per “diventare ancora più grande di quello che è”.

Chiosa finale con Dario Cartabellotta e l’imminente Expo: “Avremo gli occhi del mondo puntati addosso, ma credo che se tutti i produttori saranno loro stessi, non ci sarà modo migliore per mostrare cosa significa la biodiversità in Sicilia”. Tra le iniziative che saranno proposte, anche quella dei “100 giorni di vendemmia”.: “Solo in Sicilia – dice Cartabellotta – si vendemmia dal 20 luglio ai primi di novembre, questo per le grandi differenze tra i territori, con Gela, per esempio dove cadono 300 millimetri di pioggia, o l’Etna, dove ne cadono 2.000”. Per Cartabellotta il mercato del mondo va conquistato: “Con la novità del B2B, un nostro stand che prende il posto della Croazia, potremo dire la nostra. La Regione ha investito 3 milioni di euro per essere partner dell’Expo e noi non possiamo deludere i siciliani”.

Giorgio Vaiana