Sta per arrivare il via libera da parte della Protezione civile al Piano di interventi messo a punto dal Commissario Giuseppe Silletti per contrastare la Xylella Fastidiosa, killer degli ulivi.
Lo ha detto il Commissario stesso a margine di un'audizione alla Commissione agricoltura della Camera. “Sarà una lotta mirata e non aggressiva per l'ambiente – ha detto – che non prevede diserbanti, ma arature dei terreni e eradicazione solamente delle piante infette”. Dopo il via libera della Protezione Civile il 26-27 marzo prossimi il Piano sarà valutato dal competente Comitato Ue che esprimerà il suo parare sugli interventi preposti per affrontare l'emergenza Xylella Fastidiosa e rispondere ai timori espressi da altri Paesi potenzialmente esposti al pericolo come Francia e Spagna.
“Èimportante effettuare la lotta ai vettori ed in modo particolare attraverso le arature dei terreni – ha detto il Commissario nell'illustrare il Piano alla Camera – che non prevede alcuna distribuzione di erbicidi, sarà una lotta selettiva che andrà ad invadere l'ambiente nel modo e nella quantità meno aggressiva possibile”. Quanto all'eradicazione delle piante infette, Silletti ha precisato che si tratta di “un'azione indispensabile”, ribadendo il ruolo centrale che dovrà giocare la ricerca. Le misure messe a punto, ha spiegato, prevedono interventi nella fascia di profilassi, nella zona cuscinetto, nella fascia di eradicazione e nei vari focolai scoperti; in particolare sono cinque: eliminazione di tutte le piante ospiti del batterio presenti lungo strade, fossi, canali, aree verdi con trinciatura della chioma e smaltimento; controllo meccanico degli stadi giovanili dei vettori nelle erbe spontanee infestanti con trinciatura; trattamento fitosanitario per il controllo dei vettori adulti in uliveti e frutteti; estirpazione delle piante infette; distruzione delle specie ospiti Xylella all'interno dei vivai. A oggi non si conosce il numero delle piante infette quanto quello delle aree infettate.
“Dobbiamo partire dal focolaio di Oria nel brindisino, il più a nord per poi scendere a sud nella provincia di Lecce dove sono coinvolti 45 Comuni su un totale di 97”, ha sottolineato il Commissario, precisando che occorre creare una fascia di 15 chilometri per contenere la malattia nell'area compresa tra l'Adriatico e lo Ionio.
C.d.G.