Nel mondo oltre 2 milioni di ettari di terra sono coltivati in modo biodinamico certificato, l'Italia è al terzo posto tra i Paesi europei, dopo Germania e Francia, e conta oltre 4.500 aziende che ne applicano le tecniche.
Oltre il 50 per cento del raccolto italiano viene esportato in Giappone, Usa e Scandinavia. Sono alcuni dei dati relativi al fenomeno dell'agricoltura biodinamica illustrati nel corso del convegno internazionale, 'Oltre Expo: alleanze per nutrire il pianeta', da oggi fino a domenica all'Università Bocconi di Milano e al Teatro Franco Parenti.
Il convegno, organizzato dall'Associazione per l'agricoltura biodinamica, con il patrocinio di ministero delle Politiche agricole, Fondo ambiente italiano, Comune di Milano e Regione Lombardia, mette a confronto agricoltori, esperti e istituzioni “per entrare direttamente nel dibattito di Expo – ha spiegato all’Ansa il presidente della Associazione agricoltura biodinamica, Carlo Triarico – appuntamento in cui l'innovazione sociale e ambientale di questo tipo di agricoltura vicina agli equilibri naturali può avere un ruolo trainante”.
Protezione del suolo, valorizzazione del paesaggio, tutela della biodiversità, produzione di cibi sani senza l'utilizzo di concimi chimici sono le caratteristiche dell'agricoltura biodinamica, fenomeno a cui guarda anche Expo.
L'esposizione universale “darà spazio alle buone pratiche dell'agricoltura biodinamica – ha detto all’Ansa il director Africa, Cluster project di Expo, Filippo Ciantia -. Lo scorso anno abbiamo lanciato una call internazionale per raccogliere pratiche virtuose da tutto il mondo, delle 746 selezionate 130 riguardano la biodinamica”.
Sono 18 le pratiche selezionate per essere raccontate a Expo in una settimana a loro dedicata a giugno, “puntiamo a raccontare le altre 700 – ha concluso – durante il semestre sia sul sito espositivo sia in città”.
C.d.G.