Carni di maiale bianco spacciate per suino dei Nebrodi, macellazione clandestina, vecchi certificati del macello falsificati. È allarme in Sicilia per la commercializzazione di falsa carne del Suino dei Nebrodi.
In questi giorni, denunce e sequestri in varie zone della Sicilia hannocolpito i “furbetti” della macellazione clandestina e commercianti senza scrupoli che spacciavano per vero un prodotto che di originale aveva ben poco.
“Sono fatti gravissimi – ha detto Pippo Borrello, presidente del consorzio del Suino nero dei Nebrodi -, soprattutto la macellazione clandestina che non da nessuna garanzia ai consumatori. Il mio consiglio? Chiedete sempre il certificato di macellazione al negoziante che deve fornirvelo e leggete con attenzione la data. Da quei numeri si possono capire tante cose”.
Per Borrello, infatti, una carne macellata oltre un mese prima può far sorgere qualche dubbio.
“Il consorzio sul trasformato garantisce con i marchi di riconoscimento. Per il fresco – conclude – è diverso. Bisogna avere molta fiducia nel negoziante”.
Sui sequestri è intervenuto anche Rosario Gugliotta, presidente di Slow Food Sicilia: “Uno dei princìpi portanti dei valori Slow Food è quello del Buono, Pulito e Giusto, per questo motivo i Presìdi Slow Food, oltre ad essere “Buoni”, quindi di grande qualità, “Puliti”, quindi rispettosi dell’ambiente, dovranno necessariamente essere anche “Giusti”, cioè rispettare tutte le regole, compresa quella del benessere animale, che spesso si traduce in una ricaduta positiva sulla nostra salute – dice -. Esprimo gratitudine alle forze dell’ordine per questa loro opera di controllo del territorio ed offro la massima collaborazione per la diffusione del buon operato dei produttori che lavorano, talvolta con grandi sacrifici, per mantenere una produzione di qualità, mantenendo una delle migliori tradizioni dei Monti Nebrodi”.
C.d.G.