Nerello Mascalese 80% e Nerello Cappuccio.
Il fascino dell’Etna ha colpito ancora. Fascino del paesaggio, della natura, del fuoco vulcanico, della sua terra, delle viti e del vino che se ne ricava. Non ne è rimasto immune Guido Fischetti, di professione medico radiologo, catanese, che 10 anni fa acquistò un opificio ottocentesco dove una volta insistevano la cantina e il palmento con annessi poco più di 3 ettari di vigneto ad alberello di 80 e più anni a piede franco.
Siamo in contrada Moscamento a Rovittello, frazione di Castiglione di Sicilia, lungo la S.S. 120 tra Linguaglossa e Solicchiata a circa 650 metri di quota, sul versante nord-est del vulcano dove predomina un clima di montagna con forti escursioni termiche.
Viti di Nerello Mascalese in prevalenza, accompagnate, come era solito, dal Cappuccio, dal Carricante, da poco Catarratto e da qualche vite sparsa di autoctoni locali.
Guido e Riccardo Fischetti
Guido, che ormai è collaborato dal figlio Riccardo, sotto la guida di Andrea Marletta, enologo ed agronomo, rispetta questo vigneto che praticamente coltiva come se fosse in regime biologico; riatta l’opificio e realizza la nuova cantina che andrà in produzione propria con la prossima vendemmia e dove già si può acquistare e degustare i vini. Quindi finora ha vinificato in una delle tante cantine sparse nel territorio limitrofo. Sono 8.000 bottiglie DOC con l’etichetta Muscamento, di cui 5.000 di rosso.
Degustiamo il Muscamento rosso 2011, l’annata tuttora in commercio. Raccolta a mano in cassette, con una resa di soli 50 q/ha, macerazione a temperatura controllata ma non bassa per circa 10 giorni e fermentazione spontanea. Finita la malolattica affina in presenza delle fecce fini in barriques usate per un anno, poi senza chiarifica nè filtrazione va in bottiglia per un altro anno.
Versato nel calice il colore è rosso rubino chiaro. Al naso arriva per prima la frutta con un profumo fresco di fragole, ciliege e frutti di bosco; dandogli aria ecco le note terziarie più cupe, più rotonde: balsamo, cioccolato, pepe nero. E’ un olfatto perfettamente franco, fine, di buona intensità e ottima armonia. Al gusto si rivela già abbastanza equilibrato, maturo anche se ancora vivace per la sua acidità contornata da tannini delicati ma presenti; anche in bocca è appagante, con un corpo evidente e una bella fragranza che permane lungamente. Un Etna rosso come si deve.
La sua freschezza e i tannini dolci ne fanno un vino che si sposa bene a piatti anche abbastanza grassi: ragout di salsiccia e finocchietto selvatico, carne di maiale al sugo, una T-bone al sangue, formaggi anche stagionati. In enoteca a 18 euro, se riuscite a trovarlo, altrimenti acquistatelo direttamente dal produttore.
Fischetti s.a.s. |
Recensioni Rubrica a cura di Salvo Giusino |