(Il ministro Maurizio Martina)
È stato presentato questa mattina, in occasione della Giornata Internazionale della Montagna 2014, il Piano per l’agricoltura di montagna del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Ben 1,8 miliardi di euro per la tutela, la valorizzazione e la salvaguardia del nostro patrimonio forestale, che fino ad oggi non è stato adeguatamente curato.
Dal 2003, l’11 dicembre è designato come Giornata internazionale della montagna e di anno in anno la FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, sceglie un particolare tema su cui focalizzare l’attenzione.
Quest’anno è stata scelta l’agricoltura di montagna, quale parte fondamentale del nostro ecosistema, che necessita di tutela e sensibilizzazione, e contribuisce a conservare la diversità biologica e funge da modello di una gestione sostenibile.
“L’agricoltura di montagna è un presidio fondamentale per la vita di molti territori rurali – ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina – ed è strategica per la lotta al dissesto idrogeologico. Parliamo di un settore che in Europa vale 30 miliardi di euro e che coinvolge più di 2,5 milioni di aziende agricole, di cui 280 mila sono italiane. Per questo abbiamo deciso di intervenire a favore delle aziende agricole di montagna, con scelte specifiche nell’ambito dell’applicazione della Politica agricola comune fino al 2020”.
Due le direttrici principali del Piano: valorizzazione e sostegno delle attività agricole in zone montane anche attraverso l’uso ottimale dei fondi europei e un piano operativo con le Regioni per la gestione del patrimonio forestale, che si inserisce nel quadro delle azioni di contrasto al dissesto idrogeologico.
“Penso in particolare all’intervento che abbiamo deciso a favore della zootecnia di montagna, con oltre 50 milioni di euro all’anno per dare futuro ad un’attività centrale per la vita di quei territori – prosegue Martina – allo stesso tempo con le Regioni abbiamo approvato un piano operativo per la gestione dei nostri boschi. Investiremo 1,8 miliardi di euro per la tutela, la valorizzazione e la salvaguardia del nostro patrimonio forestale, che fino ad oggi non è stato adeguatamente curato. Parliamo di 11 milioni di ettari sui quali interveniamo per prevenire il dissesto idrogeologico, con l’obiettivo di far diminuire le frane, gli incendi e innescare un ciclo virtuoso dell’utilizzo degli “scarti” come biomasse. Non dimentichiamoci che la filiera del legno in Italia dà lavoro a 700mila persone”.
Per maggiori informazioni sui principali interventi del Piano per l’Agricoltura di Montagna è possibile consultare questo link.
Alessia Davì