Talento Metodo Classico Millesimato di Chardonnay e Pinot Noir.
Era il lontano 1898 quando alcuni viticoltori a Soave in provincia di Verona si unirono per formare una cooperativa. Bisogna però attendere gli anni 30 per la nascita del marchio Cantina di Soave che iniziò con 51 iscritti. Da allora una crescita continua per numero di soci nonchè per superficie, con realizzazione di nuovi stabilimenti tanto da divenire un punto fermo nella viticoltura del veronese. La vera svolta negli anni 80 quando la Cantina decise di puntare per la commercializzazione col proprio marchio e specialmente con l’applicazione del concetto della qualità totale dal vigneto al vino.
Oggi Cantina di Soave è un colosso da 2.200 soci, 6.000 ettari di vigneti, ben 6 siti produttivi: a Soave quella storica, quella principale e Borgo Rocca Sveva (vini top e Talento Equipe5), Cazzano di Ramigna (Ripasso, Amarone), Illasi (Valpolicella), Montecchia di Crosara (Lessini Durello) e infine nel 2009 una filiale commerciale a Boston, USA. Le tantissime etichette sono suddivise in 17 marchi con ben 680 referenze, cioè etichette nei vari formati e una produzione totale di 32 milioni di bottiglie che per il 60% vanno all’estero, Gran Bretagna specialmente.
Guidano la Cantina il presidente Attilio Carlesso e il direttore generale Bruno Trentini; gli enologi sono guidati da Filippo Pedron, gli agronomi da Giuseppe Rama.
Attilio Carlesso e Bruno Trentini
Delle 4,5 milioni bi bottiglie di spumanti, in maggior numero secondo il metodo Charmat, degustiamo il top l’Equipe5, un Metodo Classico nel millesimo 2008, vinificato e confezionato nella cantina di Borgo Rocca Sveva che si trova all’ombra del castello di Soave. Un coraggioso progetto realizzato nel 2003 quando sono finiti i lavori di ristrutturazione della villa utilizzando gli storici locali per creare prestigiose sale di rappresentanza, sala degustazione e spazi d’incontro e divulgazione della cultura enologica. L’uva destinata a Borgo Rocca Sveva viene raccolta dai vigneti coltivati nel rispetto di un Progetto definito di Qualità in cui al momento della consegna dell’uva la gradazione zuccherina viene confrontata con un livello-soglia di riferimento, sulla base della varietà e delle condizioni climatiche dell’annata per ottenere un vino di massima espressività.
Lo spumante, che prende il nome da 5 enologi che l’anno creato, è formato da Chardonnay all’85% secondo i millesimi e dal resto di Pinot Nero, provenienti dai migliori vigneti, principalmente in Campiano e in Montecchia di Crosara, a 250/300 metri in terreni di origine calcarea. Vigneti in genere di 10 anni allevati a Guyot completamente inerbiti e dove si operano drastici diradamenti dei grappoli.
Vendemmia fine agosto, primi di settembre, con la massima attenzione nella raccolta e nella selezione dei grappoli. Pressatura soffice, decantazione del mosto a freddo; fermentazione a 17° con lieviti selezionati, poi da 4 a 6 mesi in acciaio. Rifermentazione in bottiglia per 9 mesi quando inizia il remuage per un totale sui lieviti di almeno 36 mesi.
Versato nel calice a flute il colore è giallo paglierino un pò tenue, perlage molto fine e abbastanza persistente. All’olfatto si esprime con un bouquet particolarmente equilibrato, da spumante di gran classe dove si avverte la crosta di pane, l’erba secca, la mela, la mandorla e qualche limone; eccellentemente franco. Sulla lingua le bollicine sono minuscole ma evidenti e per nulla invadenti; è asciutto, di ottima struttura con mineralità e acidità che vanno a braccetto. Grande armonia ed eleganza a cui si aggiunge un’ottima persistenza. Un Talento che ben rappresenta la spumantistica di eccellenza dello stivale.
Da godere dall’aperitivo fino ad arrivare al momento del dessert. L’abbiamo sposato con una zuppa di lenticchie nere, con ortaggi alla griglia, una salsiccia artigianale sfumata in padella con vino bianco, infine può accompagnare con merito formaggi anche stagionati. Sono da 80 a 100 mila bottiglie secondo la bontà dell’annata che in enoteca trovate a 13 euro. Complimenti.
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Recensioni Rubrica a cura di Salvo Giusino |