A Pantelleria il capperificio che si è trasformato in laboratorio gourmet.
La storia risale al 1949 quando Antonio Bonomo fonda l’azienda nel centro del mediterraneo, trent’anni dopo rilevata dal nipote Gabriele Lasagni che segna la svolta con la società “La Nicchia”: non solo commercializzazione, ma una filiera completa dal campo al barattolo.
“La nostra realtà è unica a Pantelleria – commenta Gabriele – dal momento che siamo insieme azienda agricola, capperificio e laboratorio artigianale e la società con la maggiore produzione di capperi, 54 quintali impacchettati e certificati. Il nostro è un investimento nel territorio che punta non solo alla coltivazione delle varietà autoctone, cercando di dare un sostegno anche all’economia locale, ma anche al loro rispetto e selezione”. Nel laboratorio artigianale de La Nicchia si studiano le materie prime e le migliori trasformazioni che ne mantengono inalterati qualità e caratteristiche. “I capperi – continua Gabriele – sono attentamente selezionati in base al calibro, così come i frutti della pianta detti “cucunci”, e successivamente, vengono ricercate le migliori soluzioni per il loro consumo. Tra le novità, le foglie di cappero sotto sale, presentate di recente al Taste di Firenze, che si affiancano ad altri due prodotti nati dalla necessità di evitare quanto più possibile gli scarti, la polvere di capperi e la granella croccante di cucunci”. Oltre ai capperi, l’azienda fa ricerca anche su altri prodotti tipici dell’isola, come il finocchietto selvatico, l’uva zibibbo e l’origano, apprezzati, oltre che da ristorazione e consumatori e italiani, anche nei mercati del nord Europa, USA ed estremo oriente.
Daniela Corso