Rooo Shek di Andrea Graziano
“Ad ispirarmi nel creare un panino nuovo è solo la pura golosità. Nessun ricordo o memoria da cui attingere, come spesso accade per chi cucina – afferma Andrea Graziano-. Preferisco che il ricordo lo lasci un buon panino, fatto con cura e con le migliori materie prime del territorio, rigorosamente mangiato con le mani”. Così comincia il cooking show di Andrea Graziano di Fud, a Catania.
La proposta? Un panino chiamato Rooo Shek che Andrea sperimenta per la prima volta a Taormina Gourmet di cui è protagonista, approfittando del pubblico degli appassionati gourmet per testarlo.
Si comincia con una tartare di carne d'asina del produttore Massimiliano Castro (vincitore del premio di Cronache di Gusto Best in Sicily nel 2012) marinata con sale aromatizzato al basilico e capperi di Salina tritati.
Andrea Graziano a sinistra e Massimiliano Castro
In abbinamento per condire un filo d'olio siciliano doc, Nocellara del Belice di Barbera. Si prosegue con una melanzana affettata a mo' di parallelepipedo cosparsa di olio, massaggiata e impanata con un trito di basilico e menta, poi cotta leggermente in padella sui sei lati, in modo da lasciare il centro leggermente crudo.
Si eseguono altri piccoli passaggi. La tartare viene posta su una coppa pasta circolare e viene fatta cuocere velocemente alla griglia. In padella va scottata anche una fetta di mortadella d'asina ripiena di provola.
Tutto è pronto per farcire il panino a strati. Vi si adagiano l'involtino di mortadella, la tartare, la melanzana e una composta di pomodoro e origano siciliano che conferisce dolcezza al panino; in aggiunta un po' di peperoncino.
In abbinamento un rosso siciliano di uve pignatello, vitigno originario del trapanese, un Barone di Serramarrocco 2010.
Rooo Shek è servito. Risultato? Non solo i golosi lo avventano con le mani per il primo boccone, ma qualcuno si lecca pure le dita.
Il cooking show termina con qualche novità. A parlarne Massimiliano Castro.”Presto faremo per il Qatar la mortadella con macerazione islamica e una mortadella con tartufo siciliano di Palazzolo Acreide”.
Francesca Landolina
Foto di Salvo Mancuso