da sinistra Giuseppe Calagna e Antonella Di Gregorio (Assessorato), Armando Morelli e Laura Madotto (Ministero) Ezechia Reale, Antonino Di Giacomo (commissario IRVOS), Maurizio Lunetta (presidente del Comitato), Salvatore Parlagreco (presidente CERISDI).
di Gianni Paternò
Un’altra tappa fondamentale verso l’olio extravergine d’oliva IGP Sicilia è stata raggiunta.
Si è conclusa nel migliore dei modi la Riunione Pubblica in cui il Ministero delle Politiche Agrarie, l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura e il Comitato Promotore hanno presentato il “Disciplinare di Produzione dell’olio extra vergine di oliva IGP Sicilia”. I lavori si sono svolti alla presenza dell’ Assessore Regionale Ezechia Reale e del acompetente Dirigente Generale Rosaria Barresi.
Al CERISDI una sala stracolma ha attentamente ascoltato la lettura del disciplinare, di cui potete leggere QUI.
Presenti i rappresentanti delle maggiori Associazioni dei Produttori, docenti universitari, singoli produttori che hanno espresso i loro suggerimenti per migliorare e rendere più efficace questo importante documento. Ma le modifiche proposte sono state di dettaglio e non fondamentali per cui il Comitato Promotore li farà proprie e nel giro di qualche giorno trasmetterà il Disciplinare corretto al Ministero competente che curerà la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Dalla pubblicazione decorreranno 30 giorni per eventuali opposizioni. A questo punto il tutto verrà trasmesso a Bruxelles, all’Unione Europea e lì purtroppo si perderà un poco di tempo, forse un anno, perchè sarà esaminato con la lente di ingrandimento per l’importanza che una Denominazione così vasta avrà sull’economia dello Stato membro e su interessi contrastanti.
L’Ente proposto per i controlli sarà l’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia che nel frattempo predisporrà il Piano dei Controlli che una volta approvato dal Ministero tornerà in Regione e diventerà vigente. A questo punto Il Comitato Promotore chiederà la Protezione Nazionale Transitoria dopo di che si potrà finalmente scrivere in etichetta “Sicilia” in attesa che Bruxelles approvi e pubblichi l’IGP.
Così vi abbiamo raccontato in breve l’iter che ancora si deve rispettare, ma che per fortuna ormai è in dirittura d’arrivo.
Il Disciplinare esaminato prevede che tutte le fasi della produzione siano realizzate nell’Isola, sperando che la Comunità non ne bocci il confezionamento siciliano. I parametri fisico-chimici che bisognerà rispettare prevedono un’acidità non superiore a 0,5% e polifenoli superiori a 100. Gli altri rimangono quelli previsti dalla legge per l’extravergine. Di grande importanza e lungimiranza è il fatto che le cultivar ammesse comprendano anche quelle minori e neglette, non limitando uno sviluppo che in futuro potrebbe valorizzare varietà magari oggi non diffuse.
Si è altresì ribadito che con la più recente normativa anche le 6 DOP isolane potranno apporre in etichetta la denominazione “Sicilia”.