L'embargo della Russia preoccupa e non poco chi sta a Bruxelles.
Paolo De Castro, ex ministro dell'Agricoltura e coordinatore dei socialisti democratici alla Commissione Agricoltura del Parlamento Europe ha esternato il suo timore, dichiarando che se la scure di Putin continuerà a bloccare le importazioni dei prodotti agroalimentari dell'Unione Europea l'impatto sarà devastante e che fino ad ora l'effetto sul mercato è stato molto sottovalutato. ” La Russia non è un piccolo mercato – ha detto durante un intevento alla presentazion della collaborazione tra Granarolo e il Padiglione Italia di Expo 2015 – l'Europa esporta ogni anno cinque miliardi di euro di prodotti agroalimentari in Russia. Se l'Europa continua nella sanzioni e la Russia continua l'embargo – ha proseguito – è evidente che l'impatto sarà devastante”. De Castro ha parlato sia di un “impatto diretto, perché dobbiamo trovare mercati alternativi per cinque miliardi di euro” sia di un “impatto indiretto” perché l'embargo russo “sta provocando un calo dei prezzi agricoli di molti prodotti. L'impatto è diretto, perché dobbiamo trovare mercati alternativi per cinque miliardi di euro ed anche indiretto perché l'embargo russo sta provocando un calo dei prezzi agricoli di molti prodotti”.
Intanto i dodici Paesi colpiti dall'embargo russo hanno presentato il conto all'Ue dei miliodi di euro che il settore sta perdendo: Polonia (146.073.760); Belgio (8.550.151); Romania (4.840.019); Olanda (2.356.180); Bulgaria (1.383.254); Austria (1.317.420); Portogallo (1.162.042); Spagna (944.899); Italia (458.864); Repubblica Ceca (382.550); Slovenia (57.096) e Francia (25.768).