E' la fetta di popolazione più ambita dai produttori di fine wine, dagli stilisti e dagli operatori del luxury travel.
I loro appetiti di consumo hanno contribuito in passato a trainare il mercato dei beni di lusso. Le regole dell'austerità introdotte da Pechino hanno minato più di tutto il wine business che ruota attorno alle etichette più prestigiose del mondo, causando non poche batoste. Ma se da un lato i vini Bordeaux continuano la loro inesorabile discesa non tutte le speranze sono perse. Perché i ricchi, i magnati, i milionari cinesi continueranno ad essere sempre di più. Lo rivela l'ultima ricerca Hurun Wealth Report. Il numero di persone con il grosso conto in banca è destinato ad aumentare ulteriormente. Adesso sono un milione e novanta i milionari, 67 mila i super ricchi. Ma è da tempo che la crescita progredisce di anno in anno.
Sono questi i consumatori del futuro che potranno dare una grande boccata di ossigeno alle maison della moda come a quelle del vino e anche del food italiane ed europee. E' Bejing la città con la maggiore concentrazione di questi zii paperon de paperoni con gli occhi a mandorla, con un totale di 192 mila. Segue la regione di Guangdong con 180 mila e terza, tra le megalopoli cinesi, si piazza Shanghai con 159mila ricchi. Tanjin, invece, è la città con l'allargamento più repentino di questa casta dorata. In tre anni la Cina conterà in tutto 1 milione e 200 milionari e 73mila super ricchi.