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Il caso

Federalberghi contro Tripadvisor: “Recensioni inattendibili”. Un caso a Roma

27 Agosto 2014
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Federalberghi lancia l’ennesimo attacco nei confronti di Tripadvisor. E questa volta lo fa mostrando una prova regina.

Ovvero le recensioni lasciate di recente a un hotel che ha chiuso sei anni fa.

Tripadvisor, dopo il comunicato mandato a tutte le redazioni da Federalberghi, ha fatto sparire la pagina del Regency Hotel di Roma. L’albergo ha cessato l’attività dal 2007, ma fino a pochi giorni fa sul sito che ospita i giudizi dei clienti venivano riportati i pareri espressi in date successive alla chiusura.

Quella di Giuseppe M., di Santo Stefano d’Aspromonte, postata nello scorso giugno, in realtà, è una recensione ironica che lascia capire che la struttura non è più attiva. Scrive l’utente: «Il primo impatto visivo non è piacevole, con le catene e i lucchetti alle porte e l’intonaco scrostato. Ma a lungo andare ci si fa l’abitudine. L’assoluta mancanza di personale e di altri ospiti lasciano presupporre che nessuno disturberà i vostri sonni tranquilli nella calda estate romana».

Sostiene Federalberghi: “Per capire che si tratta di una bufala, sarebbe bastato uno sguardo al contenuto della recensione: nonostante il cliente affermi che ci sono i lucchetti alle porte, che non c’è personale, che non ci sono ospiti, il sito accetta la dichiarazione attestante il soggiorno nel mese di giugno 2014 e pubblica il relativo giudizio”.

L’associazione degli albergatori cita poi “un altro cliente, che dichiara di aver soggiornato al Regency nel marzo 2013, commenta le caratteristiche dell’ascensore, dell’impianto wi-fi, del personale, ed appioppa il relativo giudizio. Peccato che l’albergo fosse chiuso da quasi sei anni!”.

Sempre Federalberghi scrive nella nota che denuncia il misfatto: “Tripadvisor sostiene che le recensioni fasulle riguarderebbero una minoranza dei casi, ma i ricercatori di Gartner, famoso centro di ricerca americano, stimano che raggiungano una percentuale tra il 10% ed il 14%. Ciò significa che, se Tripadvisor pubblica più di cento milioni di recensioni, quasi quindici milioni sono ‘truccate’. In ogni caso, anche un singolo episodio, che a Tripadvisor può sembrare poca cosa, assume una dimensione rilevante per il cliente o per l’impresa che vede compromessa la propria reputazione”.

Federalberghi si è già rivolta in passato all’Autorità garante della concorrenza e del mercato per chiedere che il sito adotti con urgenza misure idonee a prevenire gli abusi a danno dei consumatori. E l’associazione di albergatori sta raccogliendo altre disfunzioni da presentare all’Antitrust: “Chi desidera contribuire – fanno sapere –  segnalando i disservizi in cui è incorso da consumatore o da imprenditore, può inviare una comunicazione scritta a info@federalberghi.it”.

Tripadvisor però non ci sta: “Combattiamo le frodi con ogni forza e adottiamo sistemi sofisticati e un team dedicato per individuare i truffatori verso i quali adottiamo delle sanzioni volte a dissuaderli. Le tecniche di individuazioni e le conseguenti sanzioni  rappresentano un notevole deterrente contro l’invio di recensioni fraudolente. Il fatto è che la portata di TripAdvisor significa che i suoi numeri sono garanzia di onestà. Con 170 milioni di recensioni e opinioni e 100 contributi al minuto la community rappresenta di per sé una forza autoregolamentata. La ricerca di Gartner risale a due anni fa e non include nessun dato ufficiale o interno di TripAdvisor”.

Sul caso del Regency Hotel di Roma, il colosso americano spiega: “Abbiamo investigato lo stato di questo hotel ed essendo stato confermato che la struttura è stata chiusa definitivamente l’abbiamo rimossa dal nostro sito”.

Francesco Sicilia