di Andrea Amadei
Rassicurante, gustosa, appagante, economica.
Quali altri aggettivi per meglio descrivere una cucina che ha fatto della necessità virtù assoluta. E’ la cucina romana, espressione di gente che poco bada ai fronzoli e tanto ama la sostanza. Non si spiegherebbe altrimenti la magia della cacio e pepe, ad esempio, piatto tanto coinvolgente quanto difficile da realizzare in modo corretto e che nasce in un attimo da tre semplici ingredienti.
Affascinante invece è la lunga cottura della coda alla vaccinara che trasforma un ossuto pezzo di carne talmente duro da essere considerato “quinto quarto” in un piatto da re. Pietanza da poveri ma a cui non rinunciavano i ricchi semplicemente rimarcando il loro status symbol con l’aggiunta del cacao amaro. Ecco quindi una lista dove godere dei più sinceri e golosi sapori di una capitale che non si può che amare visceralmente una volta assaporata fino in fondo.
1. Da Cesare a via del Casaletto (Via del Casaletto 45 Roma – 06 536 015).
L’apparenza inganna, soprattutto fuori da questa trattoria sita in un’anonima via lontana dal centro storico della città. All’interno, e soprattutto al tavolo, la musica cambia. I piatti tipici della tradizione capitolina sono eseguiti con grande maestria, ricchi di gusto e poveri di quell’eccesso di grasso che spesso li rendi golosi ma indigesti. Fra gli antipasti non perdetevi le polpette di melanzane o quelle di bollito, la coda alla vaccinara si scioglie in bocca mentre nelle fredde serate invernali la zuppa di broccoli e arzilla vi scalderà corpo e anima.
2. Taverna Trilussa (Via del Politeama 23-25 Roma – 06 581 8918)
In uno dei quartieri più suggestivi di Roma, Trastevere, questo indirizzo è una vera garanzia. Oltre ad avere una bella sala all’interno in cui dominano il legno e il ferro battuto, possiede anche un ampio patio esterno che rende ancora più piacevoli le mangiate nella bella stagione. Salumi e formaggi sono selezionati attraverso un’appassionata ricerca in tutto il paese. Carbonara a parte, che altrimenti perderebbe cremosità, i primi piatti vengono serviti nelle stesse pentole d’alluminio in cui sono cucinati. La gricia è speciale mentre l’amatriciana ha valso al ristorante, per ben tre volte, l’attestato di benemerenza del sindaco di Amatrice.
3. Perilli (Via Marmorata 39 00153 Roma – 06 575 5100)
Questo indirizzo a Roma mette d’accordo proprio tutti, dal giornalista gourmet al tassista romano fino ai turisti. E’ famoso soprattutto per i rigatoni alla pajata e per le animelle, cucinate davvero in maniera impeccabile. Tutto il resto è comunque all’altezza della sua fama e non poteva certo mancare in questa classifica.
4. Felice a Testaccio (Via Mastro Giorgio 29 Roma – 06 574 6800)
Altro posto famosissimo e frequentato da tutti. Oltre ai classici piatti sempre in carta qui si propongono numerosi piatti del giorno con cadenza settimanale, proprio come da tradizione giovedì è il giorno degli gnocchi, venerdì quello del pesce e sabato quello della trippa. Qualche purista potrebbe non condividere l’uso dell’olio nella cacio e pepe ma un volta assaggiata si ricrederà. Ottimi i tonnarelli con il sugo di involtini, davvero speciale la trippa alla romana, tagliata a losanghe corte e larghe e condita con pomodoro, mentuccia e pecorino.
5. Matricianella (Via del Leone 4 Roma – 06 683 2100)
Nel cuore di Roma, vicino a piazza di Spagna, è un’altra garanzia per chi desidera assaggiare l’autentica cucina romana. La carta dei vini offre un’abbondante possibilità di scelta tra le migliori cantine laziali, l’ambiente è caldo e accogliente, il servizio cortese. Il bucatino all’amatriciana è il piatto forte della casa assieme ai carciofi, sempre freschissimi e all’abbacchio cucinato in tutte le maniere, alla cacciatora, al forno con le patate e alla scottadito.
6. Quinto Quarto (Via della Farnesina 13 Roma – 06 333 8768)
Piccolo spazio ma grande cuore. E’ senza dubbio la più recente tra le trattorie in classifica, gestita da un altrettanto giovane squadra ma con una grande passione per la cucina romana e per i migliori prodotti laziali. Dalla carne di bufala della valle dell’Amaseno, alla patata dell’Alto Viterbese, dalla marzolina della provincia di Frosinone a al pane di Genzano e Lariano, dalle olive di Gaeta all’olio della Sabina. Oltre a un’ottima cucina a base di frattaglie qui si mangia una delle migliori carbonare di Roma.
7. Osteria San Cesario (Via F. Corridoni, 60 San Cesareo (Rm) 06 9587950)
“Na vera botta de vita” come si dice a Roma e di gusto ci aggiungiamo noi. Quaranta minuti di macchina dalla capitale non sono niente per gustare le specialità della sora Anna, a detta di tanti, noi compresi, la regina della cucina romana. Famosissima è la sua matriciana, eccezionali le lagane al ragù di pecora, maestosa la pajata e gustosissimo l’abbacchio alla romana con menta e pecorino fresco. Un piccolo avvertimento, qui sul condimento non si lesina ma il godimento aiuterà la digestione.