Al Sol&Agrifood, la rassegna dell’agroalimentare di qualità in scena a Verona dal 6 al 9 aprile, l'olio extravergine oliva, il food e la birra verranno declinati all’infinito.
Tra le numerose iniziative ricordiamo gli appuntamenti alla scoperta delle proposte alimentari più curiose e i coking show con i produttori presso l’Agorà. E ancora: quelle del Ristorante Bio goloso gestito da bio Italia, l’area birra dove Assobirra presenterà i migliori prodotti artigianali e i birrifici italiani più conosciuti in Italia e all’estero e, infine, il Find the fake (Sala Polifunzionale) che metterà la qualità dell’extravergine alla prova dell’assaggio.
L’evento, realizzato in collaborazione con Unaprol, sarà interamente dedicato ai bayer e ai giornalisti esteri che si incontreranno per imparare a distinguere tra un olio di oliva di alta qualità italiana e un olio di scarsa qualità normalmente venduto in commercio. L’obiettivo è quello di far sentire al palato e all’olfatto come deve essere un buon olio etra vergine. Il corso sarà preceduto da una presentazione sul mercato mondiale dell’olio di oliva con alcuni appunti sull’etichettatura del prodotto di origine europea. L’interesse per l’olio extravergine (l’intero comparto ha registrato un export pari a 1,4 miliardi di euro) appare in sempre più in crescita. Un motivo in più, questo, per farlo conoscere a tutti (la Sala Mantegna sarà il suo regno) e per difendere tutto l’agroalimentare contro chi usa parole ed etichette evocative che parlano un italiano maccheronico in modo da confondere e frodare il consumatore, danneggiando così l’immagine delle imprese italiane. Del resto l’agroalimentare, nonostante la crisi, è in continua crescita. Nell’ultimo anno l’export complessivo (vino compreso) è ammontato a 31 miliardi di euro mentre l’industria alimentare da sola ha superato i 26 miliardi di euro. Il 7% in più rispetto al 2012.
Non potevano mancare le curiosità proposte dagli espositori quali le Perle di Balsamico ottenute sfruttando il processo di sferificazione degli alimenti del grande esperto di cucina molecolare Ferran Adrià e il liquore di grappa e olive realizzato facendo rivivere un’antica ricetta dei monaci brasiliani della Terra d’Otranto ritrovata in un frantoio ipogeo del XVIII secolo.
Lo scorso anno la rassegna agroalimentare ha raggiunto delle cifre da capogiro: 60.000 i visitatori complessivi che lo scorso anno hanno partecipato a questo evento mentre 12.500 provenivano da tutto il mondo. Presenti quest’anno, tra le trecentocinquanta iscritte, aziende provenienti dall’Argentina, Algeria, Croazia, Malta, Marocco, Repubblica Ceca e Grecia. In aumento i buyer esteri grazie al potenziamento dell’attività di incoming realizzato da Verona fiere in tutto il mondo e che lo scorso anno ha fatto sì che – grazie all’incontro delle aziende espositrici con i buyer stranieri – il 77,55 di esse sia riuscito a concludere importanti affari.
Rosa Russo