Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 59 del 01/05/2008

L’ASSOCIAZIONE Bacco tra arte e natura

30 Aprile 2008
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    L’ASSOCIAZIONE

strada_vino_59hp.jpgEcco il percorso offerto dalla Strada del vino Val di Mazara. Sette Cantine insieme per esaltare le bellezze paesaggistiche e gastronomiche del loro territorio

Bacco tra arte e natura

Un territorio che ha affascinato visitatori di ogni dove, che affonda le sue radici in epoche lontanissime, testimoniate dai resti degli antichi insediamenti preistorici, dai siti greci e arabi, ad esaltare le ricchezze di questa terra è nata nel 1999 l'associazione Strada del Vino Val di Mazara, realizzata grazie all’intraprendenza di alcuni imprenditori del settore vitivinicolo.

    L’ASSOCIAZIONE

Ecco il percorso offerto dalla Strada del vino Val di Mazara. Sette Cantine insieme per esaltare le bellezze paesaggistiche e gastronomiche del loro territorio

Bacco tra arte e natura

strada_vinodentro.jpgUn territorio che ha affascinato visitatori di ogni dove, che affonda le sue radici in epoche lontanissime, testimoniate dai resti degli antichi insediamenti preistorici, dai siti greci e arabi, ad esaltare le ricchezze di questa terra è nata nel 1999 l'associazione Strada del Vino Val di Mazara, realizzata grazie all’intraprendenza di alcuni imprenditori del settore vitivinicolo.
Oggi conta sette cantine: Azienda Agricola Fratelli Bugio, Tenuta Gorghi Tondi, Vallovin, Tenuta Vignale dei Fratelli Di Gregorio, Cantine Colomba Bianca, Azienda Agricola Ajello Salvatore, Cantine Giglio e più di 50 aziende tra alberghi, tour operator, agriturismo, pasticcerie e ristoranti.
Il salto di qualità lo ha fatto nel 2007 quando gli imprenditori hanno iniziato a capire che per esaltare la propria terra era necessario fare sistema, così i territori compresi tra i comuni Mazara del Vallo, Petrosino, Salemi e Campobello di Mazara hanno iniziato a presentare un’offerta turistica diversa, a cavallo tra gusto e cultura.
Da poco l’associazione ha aperto la sede a Mazara del Vallo, oggi permette di seguire diversi percorsi all’insegna dell’enogastronomia. Sono 4 gli itinerari consigliati. Il primo di tipo archeologico enogastronomico si immerge nei paesaggi di Mazara del Vallo tra chiese monumentali e le strette “viuzze” della Casbah si può scoprire la cucina tipica del luogo costituita in gran parte dal pescato e dagli ortaggi e frutta locali.
Al confine con il Comune di Mazara si succedono una moltitudine di zone di particolare pregio naturalistico, qui entriamo nel comune di Petrosino dove si possono visitare i siti di “Margi Spanò”, sottoposta a vincolo naturalistico,”Margi Nespolilla” che sorge alle spalle di una delle più belle spiagge della costa siciliana detta “Torrazza” infine “Margi Milo” che si estende fino alla costa. L’intera zona è sempre stata considerata oasi naturalistica, tra specchi d’acqua e immense distese di canneti è il luogo ideale per cave_di_cusa.jpgpraticare il Bird Watching, ricca com’è di uccelli migratori e stanziali.
Il terzo itinerario, di tipo archeologico, parte da Salemi dove è possibile visitare la famosa Collina di Mokarta: insediamento Sicano-Elimo. Infine Campobello di Mazara con le Cave di Cusa da dove i Selinuntini estraevano il materiale per la costruzione dei loro templi. Qui sorgono gli stabilimenti vinicoli detti bagli Woodhouse e Florio, sulla costa infine diverse torri di guardia del periodo spagnolo. “Il percorso diventerà facilmente riconoscibile – spiega Salvatore Ajello, presidente dell’associazone – e le aziende potranno essere raggiunte con facilità grazie alla nuova cartellonistica. Il prossimo passo riguarda invece la comunicazione: un progetto per rilanciare il settore agroalimentare e vinicolo e le imprese legate alla storia, alle tradizioni e alla cultura del territorio”.

Ciro Frisco