Sono stati mandati 300 decreti ingiuntivi nella sola Cina.
La battaglia sulla tutela del marchio tra Chateau Lafite Rothschild e Chateu Lafitte, cantina nella Cotes de Bordeaux, iniziata nel 2003 sembra non avere fine. Quest'ultima firma è ben piazzata proprio nel Paese della Grande Muraglia ed esporta all'estero il 99% della produzione, in totale produce 300mila bottiglie. E si posiziona su una fascia completamente diversa. Una bottiglia allo scaffale arriva a costare 20 sterline. Un po' di differenza con il valore dei lotti del colosso dei Fine Wine, per esempio una cassa di dodici bottiglie annata 2010 è stata quotata da Liv-Ex 6.500 sterline. Ma intanto l'assonanza del nome per Domaines Barons de Rothschild è una minaccia concreta e che porta alla speculazione, soprattutto all'estero e in un Paese come la Cina dove l'appeal dei grandi Bordeaux è più forte che altrove. Proprio il potere evocativo del nome è al centro della disputa.
Chateau Lafitte di contro vanta anch'esso una storia antica, nasce nel 1763, e rivendica pari diritto ad esistere sul mercato col proprio nome. I signori dei Grands Cru però non mollano. Costringendo i prorietari di Lafitte a sborsare ingenti somme in spese legali.