Vinitaly International sempre più a fianco dei produttori.
Diventato oramai uno dei player principali oltre confine nel ruolo di collante tra le aziende e il mercato, fa un ulteriore passo in avanti. Adesso il piano di supporto, che fino ad ora ha coinvolto le figure chiave dello scenario del vino attraverso il ricco planning dei tour di promozione e dei grand tasting dedicati al vino italiano nei principali mercati di riferimento ed emergenti, si completa con un servizio di sourcing finale per aziende e importatori. Lancia il progetto BtobB Vinitaly International Importer Connect in partnership con Beverage Trade Network, una delle più grandi piattaforme che mette in rete tutti attori del beverage, acquirenti, distributori, importatori e produttori e che fa base negli States. Partirà con un test pilota il 13 dicembre e in questa prima fase collegherà le cantine italiane agli importatori statunitensi. Stevie Kim, la managing director di Vinitaly International spiega chi verrà coinvolto nel progetto.
“Negli ultimi tre anni ho potuto accompagnare i produttori all'estero sotto lo showcase di Vinitaly International – ci dice -. Ci sono tre principali categorie di produttori, con delle differenze all’interno di ciascuna di esse. Il grande produttore, più forte, già presente sul mercato da più anni, che cerca maggiore visibilità e nuovi contatti per incrementare la propria quota di mercato. Poi c’è il produttore giovane e/o meno grande che cerca la distribuzione e necessita, quindi, di stabilire un dialogo con vari importatori. Ed infine, il produttore che ha già un importatore ma che non è soddisfatto. Oppure ha un importatore solo in alcuni stati o regioni e che cerca, quindi, una soluzione alternativa oppure la possibilità di potenziare la distribuzione del proprio prodotto in altre aree. Abbiamo deciso di sostenere la seconda e la terza categoria. La scelta del partner è dettata anche dal database che vanta, quasi 15 mila importatori e distributori a cui potere abbinare le nuove potenziali cantine”.
Si parte quindi nel mercato dove l’Italia si conferma primo Paese d’imoportazione, sono state selezionate al momento sei aziende italiane e i primi risultati dell’engagement verranno rilasciati il 3 febbraio al Metropolitan Pavillon di New York. “Con la prova pilota in atto – conclude la Kim – vorremmo testare il prodotto, che necessita ancora di alcuni aggiustamenti, in modo da poter poi offrire un servizio di supporto aggiuntivo ad uno showcase del tipo Grand Tasting B2B”. L’obiettivo della squadra di Vinitaly International è quello di diventare il trampolino di lancio per tanti produttori del Bel Paese nella conquista dei mercati esteri, in un momento storico in cui tutte le speranze delle aziende non sono altro che interamente rivolte a loro.
Francesca Landolina