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L'evento

Stevie Kim: “In Russia il vino italiano è di moda”

27 Novembre 2013
kim kim

Dopo Mosca i prossimi eventi di promozione del vino programmati a New York e a Chengdu 

Vinitaly International si conferma player fondamentale nello scenario internazionale del vino.

Si è conclusa con successo la tappa al Swissôtel Krasnye Holmy di Mosca che ha visto protagonista per due giorni l’eccellenza enologica nazionale e l’olio extravergine d’oliva, e partecipare i più importanti operatori del settore del trade e la stampa specializzata. Un bilancio ce lo dà a caldo Stevie Kim,  “Il mio staff è ora in volo di ritorno in Italia – ci comunica appena atterrata a Monaco – e quindi non ho ancora il numero preciso di visitatori. Posso però già dire con certezza è stato molto apprezzato il programma educational da noi proposto e stiamo dunque pensando di dare continuità a questo progetto anche nei prossimi appuntamenti che vedranno Vinitaly International a New York il 3 febbraio e a Chengdu dal 24 al 27 marzo 2014”.La squadra non si ferma quindi e già si metterà al lavoro nei prossimi giorni per pianificare la vetrina itinerante dedicata ai territori del vino italiani. Un format ulteriormente migliorato che ha puntato sul prestigio degli ospiti, come ci ha confermato la Kim. “In questa edizione di Vinitaly Russia, abbiamo privilegiato la qualità dei visitatori a scapito della quantità, utilizzando un sistema di registrazione obbligatoria e limitando così l’accesso ad un numero ristretto di persone ma altamente specializzate”.

Sulla percezione del vino italiano nel mercato russo risponde che oramai va di moda. “Diverse fonti, discordanti tra loro, sostengono che il vino italiano in Russia sia tra il primo e il terzo posto nel mercato locale, ma nonostante il dato incerto, le informazioni provenienti da moltissimi ristoranti confermano che invece è di moda”. Mentre andava in scena l’evento a Mosca, in Italia Putin faceva visita al Presidente del Consiglio, e in merito a questo incontro la Kim, sempre sferzante, non perde l’occasione di ribadire con una battuta l'impegno che chi rappresenta il Paese deve assumere: no stancarsi mai di promuovere il vino italiano come bandiera del Paese, come fiore all'occhiello e vanto. “Se avessi potuto  assistere all'incontro tra Letta e Putin – ci dice – sicuramente gli avrei suggerito al premier di spendere una parola a favore del vino Italiano”.

Soddisfatti i produttori che hanno partecipato all'inizitiva di Vinitaly International. Daniela Mastroberardino che conduce la cantina Terredora, presidente del Movimento nazionale del Movimento Turismo del Vino ha dichiarato che oramai  il mercato russo è uno degli sbocchi irrinunciabili. “Venendo da una regione che parla di vino da duemila anni mi sembra un obiettivo imprescindibile, motivo per cui ho scelto Vinitaly International. Rappresenta un’ottima macchina di promozione del vino italiano, conduce chi partecipa ai suoi eventi a conoscere la ricchezza enologica del nostro Paese”. 
 

M.L.