Il report di Stevie Kim a capo di Vinitaly International a chiusura del salone e i contributi video dei produttori
“Sono soddisfatta. E’ la prima volta dopo tre anni che vedo l’Italia del vino unita”.
lo dice Stevie Kim, colei che guida la squadra di Vinitaly Tour al ritorno da Hong Kong dove all’International Wine&Spirits Fair ha portato 162 cantine. Entusiasta la voce e anche l’animo della donna oramai conclamata l’ambasciatrice del vino italiano nel mondo. “Dobbiamo essere fieri del vino italiano – dice esultando -. Quest’anno al salone eravamo presenti al quinto piano accanto la Francia, che come sappiamo è leader nel mercato asiatico. E devo dire che non solo li abbiamo superati in numero, e questo riflette la volontà dei produttori italiani di avere voluto esserci tutti insieme, ma siamo stati anche i più visitati dagli operatori del trade. Alla fine è stata l’Italia ad attrarre i visitatori esperti, in misura minore la Spagna quest’anno Pese partner ospitata al piano dedicato alle aziende della Cina e normalmente il più affollato. Vedo che si è aperta una finestra di opportunità, adesso posso dirlo”.
Il Made in Italy non solo attrazione della fiera ma uno stile sempre più conosciuto ed appezzato. “Mi ricordo – riferisce la Kim – quando nei primi anni della fiera buyer e importatori si avvicinavano e mi chiedevano se in Italia si facesse vino. Quest’anno mi hanno rivolto domande più precise e mirate sul vino e sui territori”. Ad aver favorito la scoperta del mondo enologico italiano sono stati i vini piemontesi, perché in qualche modo legati ai cugini della Borgogna, ci spiega. “Devo dire che hanno fatto da traino. Il primo approccio al vino rosso per i cinesi e per tutti i consumatori del mondo avviene con i vini di Bordeaux e della Borgogna. Ma hanno poi scoperto il Nebbiolo, un passaggio quasi naturale e da questo adesso l’attenzione si sposta anche verso le produzioni di altre regioni”. I wine tasting e gli appuntamenti che ha proposto Vinitaly International al salone hanno registrato un boom di partecipanti, “strapieni” come riferisce la Kim.
In merito alle tipologie di vino apprezzate in questo momento dai wine lover cinesi il rosso rimane il più ricercato e bevuto ma i bianchi cominciano a fare nuovi proseliti. “Li apprezzano le donne. Come sappiamo sono sempre loro le pioniere. Bevono per piacere e diffondono la cultura del bere. E poi – aggiunge confermando le ultime ricerche sui consumi – sono i giovani a trainare il mercato. Vanno sulla rete per cercare informazioni, per condividere”.
Poi, sul ruolo di ambasciatrice italiana Stevie commenta con autoironia: “Personalmente mi sento uno “spacciatore” del Made in Italy, per questo modo energico che ho di promuovere il vino italiano. Sono onorata per il titolo, alla fine sono solo una che beve. Da americana coreana non mi reputo chissà quanto tecnicamente competente, il mio compito è quello di suscitare passioni ed emozioni e collegare queste allo stile di vita italiano”. E le piace farlo attraverso l’aperitivo, la formula per lei più efficace. “Consente di rendere il vino accessibile – spiega -. Ma attenzione non è da confondere con l’happy hour, che è un momento vissuto per “sbevazzare”. L’aperitivo presuppone la chiacchiera, uno scambio e fa parte della vostra identità. Magari per voi è una cosa naturale ma venendo da fuori vedo che rappresenta un momento di socialità importante. E penso che proprio l’aperitivo sia il veicolo migliore per trasmettere e tradurre in modo semplice e immediato la vostra cultura”. Una pasionaria del tricolore instancabile la Kim. Il suo globetrottering per promuovere il Made in Italy, a conclusione di questa fiera impegnativa non si arresta. Fra 24 ore ripercorrerà nuovamente la rotta verso la Cina per approdare a Shanghai dove “definirà qualcosa di molto importante”, almeno così anticipa lasciandoci con la curiosità addosso. Su cosa bolle in pentola nella timeline di Vinitaly International non si sbottona ulteriormente, work in progress, nel frattempo condividiamo uno dei contributi video registrati proprio durante l'International Wine&Spirits Fair pubblicati sul canale you tube di Vinitaly International. Protagonista di questo minuto e mezzo è la produttrice Maria Elisabetta Fagiuoli, icona del territorio di San Gimignano, che dà la sua testimonianza sull'evoluzione del mercato e della società cinese. Per vedere il video cliccare qui.
Manuela Laiacona