Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Assobirra in Commissione Finanze chiede revisione delle accise: “Inammissibile, su una bottiglia di 1 euro 45 centesimi in tasse”

06 Novembre 2013
Bottles-of-beer Bottles-of-beer

Non si ferma la battaglia di Assobirra contro l'inasprimento della tassazione prevista nel decreto legge istruzione.

Da settimane nella rete circola la petizione “salvabirra” a cui numerosi utenti e beer lover del popolo di internet hanno aderito, e ieri il presidente Alberto Frausin in Commissione Finanze alla Camera ha battuto di nuovo il pugno contro un provvedimento definito “inammissibile”, perché a pagarlo saranno soprattutto, come recita la petizione, “i 35 milioni di italiani che bevono birra e le 150.000 donne e uomini che lavorano nel settore e nell’indotto”. Su ogni bottiglia di birra da 1 euro acquistato dal consumatore, 45 centesimi andranno in tasse. ''Gli italiani hanno capito che questa non è una tassa sull'alcol ma sulla birra e che a pagarla saranno loro, come avviene per l'Iva –  ha detto Frausin, stimando che l'incremento totale delle accise, da qui al gennaio 2015, peserà sul settore per il 7-8%, cosa che farà perdere un ulteriore 5% di quota di mercato in generale”. Il presidente ha chiesto al governo di intervenire nella legge di Stabilità per correggere questa disposizione, e lo chiede in vista dei prossimi aumenti, previsti a gennaio 2014 e a gennaio 2015, che potrebbero portare ad un pesante + 35% in meno di 15 mesi, con gravi ripercussioni anche sul consumo fuori casa, soprattutto nelle pizzerie, trainando  ancora di più verso il basso un comparto tra i pochi a  resistere alla crisi. Un inasprimento “intollerabile”, specifica ancora Assobirra, se si pensa che le accise sulla birra in Italia sono tra le più alte d'Europa, in dieci anni cresciute del 70%. Frausin fa da portavoce al malcontento e alla preoccupazione manifestata dalle aziende associate ad Assobirra, che coprono il 98% della produzione di birra nazionale.

''Non chiamiamola tassa sull'alcol perché noi ne rappresentiamo una quota molto piccola – ha concluso Frausin – meglio chiamarla tassa sulla birra, con nome e cognome; quanto alle coperture non vanno cercate penalizzando qualche altro settore, ma è il sistema che deve far sì che le riforme avvengano in un clima in cui si siano le condizione di tagliare determinati costi e di fare più investimenti e meno spese''.