Fare sistema coi fatti e non solo a parole.
È l’obiettivo di “Profeti in patria”, accordo di programma legato al progetto “Born in Sicily” sulle produzioni agricole dell’Isola. Un piano messo a punto dall’assessorato regionale Risorse agricole e alimentari guidato da Dario Cartabellotta che in questi giorni ha prorogato al 31 ottobre 2013 l’appello ai Comuni per entrar a far parte di questa rete. Tra gli obiettivi che si leggono nella circolare firmata da Cartabellotta: “Valorizzare le identità territoriali della Sicilia al fine di rilanciare l’economia agricola e della pesca mediterranea e sviluppare uno stretto rapporto di collaborazione tra Regione e Comuni nell’elaborazione delle politiche dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea”.
I Comuni interessati dovranno presentare la propria manifestazione di interesse ad aderire al patto dei sindaci “Profeti in patria” all’indirizzo di posta elettronica assessore.risorseagricole@regionesicilia.it, indicando: i prodotti dell’agricoltura e della pesca mediterranea di identità territoriale; elenco e riferimenti delle imprese interessate al patto Regione-Comuni; elenco e riferimenti di scuole, associazioni, enti, consorzi che potrebbero supportare il patto; descrizione dei fabbisogni territoriali per lo sviluppo di adeguate politiche di valorizzazione dell’agricoltura e della pesca; proposte, progetti e iniziative che il comune intende realizzare per la valorizzazione della propria identità territoriale; disponibilità ad attivare i progetti di filiera corta con particolare riguardo alla ristorazione scolastica; le risorse strumentali, umane e finanziarie.
Nella lunga lista di prodotti Born in Sicily stilata dall’assessorato ci sono vini Doc e Igt, frutta, ortaggi, oli extravergine di oliva Dop, formaggi, salumi, pane e pasta di grano duro di Sicilia, prodotti di agricoltura biologica, prodotti di agricoltura integrata, prodotti della pesca mediterranea, presidi Slow Food, produzioni agricole che potrebbero costruire microfiliere, dolci, miele, marmellate e perfino la bottarga di tonno.
Francesco Sicilia