Cambia la prova dell’esame finale del corso più ambito, ed anche più severo, del mondo del vino.
L’Institute Masters of Wine di Londra ha deciso di modificare il format della relazione finale, l’ultimo step in forma scritta previsto per il conseguimento del titolo che fa entrare di diritto nella membership del vino più esclusiva del mondo e che conta in tutto, ad oggi, 312 naster of wine.
Dopo un intenso dibattito che si è generato durante l’ultima assemblea annuale dell’Istituto, nato dalla richiesta di un nutrito gruppo di studenti di ridurre l’esame finale alle sole prove di pratica e di teoria, si è deciso di mantenere quella scritta, la più temuta, quella che fino ad ora ha rappresentato l’iter più difficile da superare, ma con una formula più semplificata dal punto di vista della stesura ma non della preparazione richiesta. L'esame scritto richiede la più vasta conoscenza possibile, in pratica quasi tutto lo scibile del mondo del vino e degli alcolici, e capacità di esposizione che richiedono anche determinate abilità scrittorie. Molti aspiranti al titolo, dopo avere superato i due anni durissimi di corso, dovendo affrontare la stesura della relazione non riescono erò a raggiungere il traguardo, trovandosi in una situazione di impasse. Da qui la critica mossa da questi che un diploma che mira a formare una figura con alta specializzazione nel campo commerciale rischia di essere troppo accademico.
A favore del mantenimento della prova scritta hanno votato 153 membri, 93 invece si sono espressi per l’abolizione. Ad avere partecipato alla votazione sono stati 251 master of wine. Il modulo della relazione consisterà in una relazione più breve, tra le 6mila e le 10mila battute, partendo dalla traccia fornita dalla commissione. L'Istituto metterà anche a disposizione degli studenti maggiori ausili per prepararsi a quest'ultima fatica.
C.d.G.