In alto i calici, per i produttori di vino della Campania è tempo di brindare.
La vendemmia 2013, dicono da Coldiretti Campania, è infatti di ottima qualità e fa registrare numeri da record. Rispetto allo scarso raccolto dell'anno scorso, l'aumento di raccolto è di oltre il 15%. E non solo. In piena vendemmia arrivano anche gli ultimi dati aggiornati sulle esportazioni del vino Made in Italy. In un periodo di crisi generale, spiegano da Coldiretti sulla base di dati Istat su commercio estero al primo quadrimestre 2013, l'aumento dell'export di vini è del 10%.
«È la riprova che questo settore è vivo e che resta un punto di forza per la nostra regione – dicono il presidente e il direttore di Coldiretti Campania, Gennarino Masiello e Prisco Lucio Sorbo – I nostri vini rispecchiano in pieno la grande varietà dei nostri territori e sono in grado di accontentare tutti i palati, da quelli che desiderano sapori più decisi a quelli che preferiscono i più delicati».
Sono oltre 23mila gli ettari di vigne in Campania. E a confermare l'alta qualità dei vini prodotti sono proprio i numeri: sono 4 quelli a Denominazione di origine controllata e garantita (Docg), 15 a Denominazione di origine controllata (Doc) e 10 a Indicazione geografica tipica (Igt). Senza contare che i migliori vini dell'antichità, come il Falerno, il Greco, il Faustiniano, il Caleno, erano prodotti proprio in Campania.
L'export è un assoluto punto di forza. Oltre la metà del fatturato estero, spiegano da Coldiretti, viene realizzato nell'Unione Europea dove le esportazioni di vino crescono del 10% così come avviene negli Stati Uniti. La Germania si conferma il primo mercato con una crescita del 13%, ma l'export va a gonfie vele anche in Francia (+12%) e Gran Bretagna (+8%). Un vero e proprio boom si registra in Russia dove gli acquisti di vino sono cresciuti del 32%. Crescita record (+30%) anche in Australia.
Alessandro Chiarelli