Ridurre la gradazione alcolica del vino.
Il Governo britannico non si ferma nella sua lotta contro l'alcolismo. Il Ministro della Salute Britannico, Earl Howe, ha dichiarato al Daily Telegraph che c'è tutta la volontà di riproporre all'Ue la modifica alle regole sul vino per fare rientrare in questa categoria anche prodotti a bassissima gradazione alcolica o addituttura senza alcol, proposta sulla quale, appunto, non si era trovato l'accordo. Si sta, infatti, lavorando per sottoporre nuovamente a Bruxelles l'argomento. Tale modifica sarebbe, a detta del Governo inglese, il modo più efficace per arginare il fenomeno, in costante aumento, che vede nel Paese sempre più ricoverati per malattie al fegato e tumori causati dall'eccessivo consumo di alcol. Roger Williams, direttore dell'Istituto di Epatologia a Londra e consulente per la London Clinic, ha delineato lo scenario, con 1,3 milioni di ricoveri in ospedale ogni anno, numero quasi raddoppiato rispetto a 10 anni fa.
Le ragioni di tale proposta si fanno forti anche delle tendenze del mercato. In quest'ultimo periodo, infatti, nel regno Unito sarebbero aumentate le vendite di vino a bassa gradazione alcolica, salendo a sette milioni di bottiglie. E per sostenere questo trend, e incoraggiare rivenditori e consumatori, si starebbe valutando oltremanica anche l'eventualità di ridurre la pressione fiscale sui vini e altre bevande con livelli estremamente bassi di alcol e su quelle senza.
Il piano del Governo è sostenuto dalla Wine and Spirit Trade Association, che ha confermato l'aumento della domanda di prodotto con tenore alcolico basso, sostenendo quanto una modifica ai regolamenti aprirebbe più possibilità ai produttori di tutta Europa ed amplierebbe la scelta del consumatore.
C.d.G.