LA TRASFERTA
Decine di contratti per le aziende dell’Isola a Dusseldorf con l’Istituto Vite e Vino per il Prowein. Agueci: “Per l’export delle nostre etichette è uno dei mercati di riferimento più importanti”
La Sicilia conquista
la Germania
Continua l’onda del successo per i vini di Sicilia all’estero. Anche dal Prowein di Dusseldorf, la fiera internazionale del settore riservata esclusivamente agli operatori ed alla stampa specializzata, e che ha chiuso i battenti nei giorni scorsi, è arrivata una nuova conferma. I numeri non lasciano dubbi.
Molte presenze e molti visitatori per le aziende siciliane che hanno preso parte alla manifestazione, insieme con l’Istituto regionale della Vite e del Vino. Numerosi, soprattutto, i contratti conclusi per le cantine dell’Isola che hanno raccolto la sfida tedesca: Cambria, Brugnano, Pollara, Limonio, Spadafora, Nicosia, Quignones, Frazzitta, Zabù, Maurigi, Pevin, Pellegrino, Vasari, Corbera, Masseria del Feudo Grottarossa, Casa di Grazia, Cantina Paolini, Azienda Tola, Azienda Gulfi, Feudo Montoni, Romolo Buccellato, Calì, Donna di Coppe, Rallo.
Per usare le parole del presidente dell’Irvv, Leonardo Agueci: “La Germania è per l’export del vino siciliano uno dei mercati di riferimento più importanti”. D’altra parte, proprio la Germania, nel 2006, figurava al primo posto per valore come Paese di destinazione del vino siciliano con 14.877.822 euro (di cui 14.545.191 euro riferiti al vino confezionato) e al secondo posto , dopo il Regno Unito, per quantità con 49.264 ettolitri di vino siciliano importato (di cui 42.918 di vino confezionato).
Ragionando in termini più generali, va detto che l’Italia, anche quest’anno, la seconda nazione espositrice dopo la Germania al ProWein 2008, dove è stata presente con oltre cinquecento aziende insediate in tutte le zone di coltivazione. Inoltre non sono solo gli operatori tedeschi ma anche i buyers provenienti da Benelux, Gran Bretagna e Scandinavia hanno visitato il ProWein, sfruttando il vantaggio della vicinanza geografica. Non esiste praticamente produttore orientato all’export che non sia presente con i suoi vini alla rassegna ProWein. Infatti la quota di vini italiani consumati in Germania è enorme. Tradotto in cifre si parla di 664 milioni di litri di vino importati (+8,9%), un dato con cui l’Italia stacca di molto le nazioni concorrenti Francia e Spagna, che si fermano a quota 240 milioni di litri.
C.d.G.