Si arma con 3 milioni di euro e una campana di spot radiofonici per conquistare l'estero e il mercato interno.
E' stato presentato il “piano d'attacco” del Verdicchio, il terzo vino più esportato d'Italia. L'Istituto Marchigiano di Tutela ha illustrato tutti gli step della mission, che va dalla cercita del brand e del valore all'ammodernamento dei vigneti all'aumento della superficie per azienda. Una tabella di marcia ben definita quella dell'Istituto Marchigiano di Tutela vini che abbraccia 850 aziende, 16 denominazioni, e che rappresenta il 90% dell'export delle Marche. Il mondo del Verdicchio viaggia a gonfie vele, se si pensa che dal 2002 il fatturato è cresciuto del +455,6% passando da 4,5 milioni di euro a 25 lo scorso anno tradotti in 15,5 milioni di bottiglie commercializzate.
Ad ottobre prenderà vita il tour promozionale all’estero con azioni specifiche nei primi due mercati di sbocco extraeuropei – Usa e Canada –ma anche in Cina e Giappone, per un vino che negli ultimi 10 anni ha aumentato il proprio fatturato del 455,6%, a fronte di una crescita delle bottiglie commercializzate del 138,5%. “Anni di palestra hanno reso forte un prodotto che oggi è il bianco più premiato dalle guide italiane – ha detto il presidente dell’Imt, Gianfranco Garofoli. Ci presentiamo alla domanda mondiale dopo un percorso che ha portato a triplicare le dimensioni produttive delle aziende – che si sono strutturate anche dal punto di vista commerciale. Ma soprattutto, con un ‘lifting’ basato sulla qualità dei processi vitivinicoli e su una comunicazione dell’intero brand-Marche, il Verdicchio ha fatto passi da gigante sul fronte della percezione da parte del consumatore e della sua competitività sui mercati internazionali”.
Dal 28 luglio sino al 7 settembre, invece, per la prima volta, il vino principe delle Marche sarà protagonista su Radio Rai con 660 passaggi pubblicitari per un’audience complessiva di 197,6 milioni di utenti. Per gli spot radiofonici, su cui è basata anche una campagna virale on line, i protagonisti sono i conduttori di Decanter (Rai Radio2), Fede e Tinto che si interrogano su quale sia il vino ‘elegante, di grande struttura e 100% marchigiano’ e in 18 secondi si danno la risposta che è anche il claim della campagna: ‘Verdicchio!!! Potevi dirlo prima..’.
Per il direttore del Consorzio Imt, Alberto Mazzoni: “Questa campagna simboleggia l’unità d’intenti delle nostre aziende che hanno dimostrato come sia possibile moltiplicare i risultati perseguendo un percorso comune tra pubblico e privato che ha consentito di creare un vero e proprio “sistema-Marche” del vino in grado di ottimizzare fino in fondo i finanziamenti disponibili. Infatti, con i fondi Ocm e Psr, nell’ultimo quadriennio sono stati investiti 9,2 mln di euro per la promozione in tutto il mondo e oggi puntiamo anche all’Italia, che resta il nostro primo mercato, nonostante una contrazione generale dei consumi degli italiani. Una promozione interna che nell’ottica del lavoro di squadra tra grandi e piccoli produttori, andrà a beneficio anche delle realtà produttive di nicchia, che hanno difficoltà a sostenere investimenti importanti sull’estero”.
La nuova immagine del Verdicchio ha provocato nelle campagne marchigiane anche un ricambio generazionale unico in Italia attraverso 2 misure di finanziamenti dedicate ai giovani. Dal 2007 al 2013 la Regione ha stanziato infatti complessivamente 35 mln di euro a favore di 118 giovani under 40 che hanno scelto di investire nella vitivinicoltura. Di questi ben 52 erano al primo insediamento.