La 2012 era stata decretata un'annata negativa dal punto di vista della produzione.
Era questo lo senario dato dalle previsioni fatte da enti di ricerca e associazioni autorevoli come Ismea, Unione Italiana Vini, Assoenologi e altre. Il Mipaaf a Bruxelles aveva comunicato il dato di 41,6 milioni di ettolitri di vino, rispetto all'anno precedente il -7%. Invece, come spiegato e commentato dal Corriere Vinicolo, l'annata si rivela alla fine in crescita.
La produzione così si attesta a 45,6 milioni di ettolitri, il +2%. E a dare questo quantitativo è Agea, l'agenzia per le erogazioni in agricoltura. L'esito del conteggio era già pronto ad aprile. Ecco che sballano le classifiche e gli schemi fino ad ora diramati. Il quadro cambia tinte. Regioni segnate da un calo di produzione consistente, come il caso Puglia (si era dichiarato il 15% o il 20% in meno), invece hanno avuto un rendimento pari a quello dell'anno precedente se non addirittura superiore. Così per il Veneto, dal -12%, secondo il profilo dipinto da Agea, se ne esce con il +6%.
Un discostamento quindi notevole tra le previsioni e i dati di Agea. L'organo di informazione dell'Uiv commenta questo paradosso con i risultati delle verifiche condotte dopo che l'agenzia ha tirato fuori il dato mentre le associazioni di categoria interpellavano il Mipaaf per chiarimenti. Diverse le ipotesi che stanno dietro a questi 45,6 milioni. Per leggere l'articolo cliccare qui.
C.d.G.